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Coronavirus, l’allarme delle terapie intensive: “Rischio di calamità sanitaria”

Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia, con una lettera inviata al presidente della Lombardia Attilio Fontana da sottoporre all’attenzione del Governo e della Protezione civile, ha lanciato l’allarme: “Le strutture sanitarie sono sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta”. Se non si prendono misure tempestive per evitare la diffusione del contagio, “saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”.
A cura di Filippo M. Capra
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In un documento inviato al presidente della Lombardia Attilio Fontana, il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia ha lanciato l'allarme: "L'epidemia di COVID-19 esordita il 20 Febbraio nell'area di Codogno è ormai estesa a tutta la Regione Lombardia con possibilità di diffondersi a tutto il territorio nazionale".

Strutture sanitarie sottoposte a pressione superiore a ogni possibilità di risposta adeguata

Tale documentazione è stata inviata al Governatore lombardo affinché venga portata all'attenzione del Governo e del capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia: "Si tratta di un evento grave che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. Le strutture sanitarie sono sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l'enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile".

Senza misure tempestive, sarà una disastrosa calamità sanitaria

La lettera prosegue poi con tutte le attività ridotte al minimo per far fronte all'emergenza Coronavirus: "Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine, si sono ridotte a livelli prossimi allo zero". Un focus poi sulle terapie intensive, piene di pazienti bisognosi di cure. Per questo serve un'azione immediata per evitare la diffusione del contagio: "L'intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall'infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato. Anche per questo motivo è assolutamente necessaria l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia". Infine, un avviso: "In assenza di tempestive ed adeguate disposizioni da parte delle Autorità saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria".

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