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Coronavirus isolato allo Spallanzani, medico dell’équipe spiega come hanno fatto: “Non era facile”

Parla ai microfoni di Fanpage.it Concetta Castilletti, dottoressa dell’équipe dell’Inmi Spallanzani che ha isolato la sequenza del coronavirus 2019-nCoV: “Una grande soddisfazione perché non è facile isolare il virus, diciamo che una buona dose di fortuna non guasta mai”, ha commentato il medico.
A cura di Susanna Picone
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"Abbiamo isolato il virus": l’annuncio è arrivato oggi con il ministro della Salute Roberto Speranza che, durante una conferenza stampa all’ospedale Spallanzani di Roma, ha spiegato le novità sul nuovo coronavirus 2019-nCoV che sta spaventando la Cina e il mondo intero. Si tratta di una notizia importante per lo sviluppo delle cure e a parlarne ai microfoni di Fanpage.it è intervenuta una delle dottoresse del team che ha appunto isolato il coronavirus allo Spallanzani. Si tratta di Concetta Castilletti, 56enne di Ragusa responsabile della Unità dei virus emergenti, specializzata in microbiologia e virologia. Insieme alle colleghe Maria Rosaria Capobianchi e Francesca Colavita hanno lavorato sodo negli ultimi giorni fino a raggiungere questa scoperta.

"Eravamo preparati ad accogliere il virus" – “Quando si è saputo di questo virus, di questa epidemia, la comunità scientifica e noi inter laboratorio abbiamo cominciato a parlarne. Ogni giorno avevamo qualche notizia in più e alla fine eravamo preparati per accoglierlo, sia dal punto di vista diagnostico perché sapevamo che lo Spallanzani sarebbe stato coinvolto, sia per quanto riguarda la ricerca”, le parole della dottoressa Castilletti a Fanpage.it. Quello delle ricercatrice di Roma è stato un lungo lavoro, soprattutto negli ultimi dieci giorni, e la dottoressa ha spiegato quanto è stato fatto. “Il nostro lavoro è di diagnostica, soprattutto poi una volta ottenuti i campioni dei pazienti anche questo fa parte della diagnostica l’isolamento del virus perché poi serve per mettere  a punto i test sierologici per la ricerca degli anticorpi è indispensabile avere il virus ed è il motivo per cui l’abbiamo principalmente isolato. Abbiamo cercato di fare nel più breve tempo possibile perché è importante avere il virus, studiarlo dal punto di vista della filogenesi, vedere se ci sono delle mutazioni rispetto al ceppo iniziale, quindi metteremo subito a disposizione questo virus per la comunità scientifica e poi perché è l’unico modo che abbiamo per mettere a punto dei test che ci permettano di valutare la risposta anticorpale del sistema immunitario di questi pazienti”.

Il virus verrà messo a disposizione anche per studiare un vaccino – Per quanto riguarda un vaccino contro il coronavirus, la dottoressa ha spiegato che non rientra tra i loro compiti ma sicuramente il virus verrà messo a disposizione anche per questo. Castilletti a Fanpage.it ha ricordato anche l’emozione provata venerdì sera, quando è arrivato il risultato: “Una grande soddisfazione perché non è facile isolare il virus, diciamo che una buona dose di fortuna non guasta mai”. 

Italiani tra i primi a isolare il coronavirus – Il nuovo coronavirus, come ha ricordato anche la dottoressa, era stato isolato dai cinesi che però non lo hanno messo a disposizione, poi anche dai giapponesi, australiani e ieri dai francesi. “Saremmo stati se noi l’avessimo detto ieri i primi in Europa ma va bene così nel senso che più isolati abbiamo a disposizione nel mondo più facile è studiare bene questo virus”.

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