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Infermiera di 34 anni si suicida: “Era positiva al Coronavirus, temeva di aver contagiato altri”

Un’infermiera di 34 anni che lavorava nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Gerardo di Monza si è suicidata. Lo ha reso noto la Federazione nazionale degli infermieri spiegando che “anche se le cause non sono ancora note” il gesto può essere legato allo stress lavorativo e alla preoccupazione di avere contagiato altre persone perché positiva al Coronavirus, circostanza però smentita dal direttore generale dell’Asst di Monza, Mario Alparone: “Era a casa in malattia dal 10 marzo e non risultava in stato di sorveglianza per positività accertata o in corso di accertamento”.
A cura di Simone Gorla
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Tragedia a Monza dove un'infermiera di 34 anni che lavorava nel reparto di terapia intensiva all'ospedale San Gerardo si è suicidata. Lo ha reso noto la Federazione nazionale degli infermieri spiegando che "anche se le cause non sono ancora note" il gesto può essere legato allo stress lavorativo per il coronavirus e alla preoccupazione di avere contagiato altre persone perché, a detta della Federazione, positiva al Covid-19.

Coronavirus, infermiera della terapia intensiva si toglie la vita

"Ciò che Daniela ha vissuto nell’ultimo periodo, anche se non sono ancora note tutte le cause del gesto, ha pesantemente contribuito come la goccia che fa traboccare il vaso – scrive la Federazione -. Lo affermano anche i colleghi che le sono stati vicini nei momenti in cui, trovata positiva e messa in quarantena con sintomi, viveva un pesante stress per la paura di aver contagiato altri".

Asst di Monza: Non era in sorveglianza per positività accertata

Il direttore generale dell'Asst di Monza, Mario Alparone, è intervenuto sul caso precisando che la donna "era a casa in malattia dal 10 marzo e non risultava in stato di sorveglianza per positività accertata o in corso di accertamento". Il dirigente sanitario in una nota ha spiegato: "Siamo rimasti fortemente scossi dall’apprendere che la nostra infermiera abbia compiuto un gesto così estremo. Ho espresso al padre della nostra infermiera la nostra forte vicinanza in questo momento di enorme dolore, che si somma alla difficilissima situazione emergenziale che stiamo fronteggiando". Sul caso sono in corso le verifiche da parte delle autorità giudiziarie.

Federazione infermieri: Non è un episodio isolato

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche esprime "tutto il dolore e la costernazione degli infermieri alla notizia di una giovane collega che non ce l’ha fatta più" e aggiunge che "tutti i 450mila professionisti presenti in Italia si stringono uniti e con forza attorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi". L'associazione che rappresenta gli infermieri denuncia che questo terribile episodio non è il primo dall’inizio dell’emergenza covid-19: "Un fatto analogo era accaduto una settimana fa a Venezia, con le stesse motivazioni di fondo e anche se ci auguriamo il contrario, rischia in queste condizioni di stress e carenza di organici di non essere l’ultimo".

"È sotto gli occhi di tutti la condizione e lo stress a cui i nostri professionisti sono sottoposti e di questo e di quanto sarebbe stato possibile fare in tempi non sospetti e che ora riteniamo sia non solo logico e doveroso, ma indispensabile fare, riparleremo quando l’emergenza sarà passata", si legge ancora nella nota. I casi di covid-19 sono in aumento anche nella provincia di Monza e Brianza. I contagi confermati sono saliti a 1130 nell'ultimo bilancio, lunedì 23 marzo.

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