Coronavirus in Puglia, Giustina muore a 39 anni: si sarebbe contagiata nella scuola dove lavorava
Tra le vittime del Coronavirus in Puglia, tre le regioni più colpite dalla seconda ondata della pandemia, c'è anche Giustina Brigido. Collaboratrice scolastica all'istituto San Francesco d'Assisi di Polignano a Mare, è morta a soli 39 anni a causa delle complicazioni dell'infezione che l'aveva colpita nei giorni scorsi. Una vera e propria tragedia, come ha sottolineato anche il sindaco del famoso paese a pochi passi da Bari. "Polignano oggi ha perso un fiore, una donna che aveva contratto il Covid-19 sul lavoro e che ha lottato per settimane – è quanto si legge sulla bacheca Facebook del primo cittadino, Domenico Vitto -. Questo virus è una forbice subdola che recide senza guardare la carta d'identità. A Giustina, ovunque sia, va il pensiero più dolce che si possa fare. Ai suoi cari l'abbraccio dell'intera comunità.La zona gialla è forse troppo ottimistica, agiamo come se fossimo in zona rossa e non lasciamo nulla al caso".
Giustina è tra le vittime del Covid-19 registrate lunedì 7 dicembre in Puglia. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, il contagio sarebbe avvenuto alla fine di ottobre proprio nella scuola dove lavorava come collaboratrice. Le sue condizioni sono apparse gravi sin da subito, al punto da richiedere immediatamente il ricovero in ospedale nel reparto di terapia intensiva, dove si è infine verificato il decesso. Lascia il marito e un figlio. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social network per ricordarla. "Ogni giorno speravo di rivederla, mi affacciavo dal balcone e cercavo la sua presenza, il suo bambino che teneva in braccio. Avevo incontrato il marito qualche giorno fa e gli avevo detto di credere nella scienza, di farsi coraggio soprattutto per il loro bambino, un cucciolo di appena due anni", ha scritto Melania; "Una ragazza silenziosa, bravissima e sempre molto molto impegnata. Si spezza il cuore per milioni di motivi. Un abbraccio a tutta la sua famiglia in questo momento bruttissimo. Questo virus è un vero demonio. Dobbiamo essere forti e più compatti per metterlo a latere e non farlo circolare troppo finché non arriva un buon vaccino", ha scritto invece Marco.