In Cina crolla un hotel usato per la quarantena: 70 persone sotto le macerie
Non c'è pace per la Cina. Colpita duramente dall'emergenza Coronavirus, diffusosi dalla provincia di Wuhan in altre regioni, ora il Paese orientale sta fronteggiando una seconda emergenza: quella relativa al crollo di un hotel a Quanzhou, nella provincia di Fujian, utilizzato come struttura sicura per le persone in quarantena, contagiate da Coronavirus.
Crollato un hotel usato per la quarantena, in 70 sotto le macerie
Secondo le prime informazioni sarebbe almeno 70 le persone sotto le macerie dell'edificio, mentre altre 28 sono già state tratte in salvo. Al momento non sono chiare le cause del crollo dell'edificio. I soccorritori, allertati immediatamente, stanno lavorando alacremente per salvare quante più vite possibile. La Cina, già ferita dall'epidemia Coronavirus che ha portato alla morte di diverse migliaia di persone, rischia di piangere altre morti.
A Putian fabbriche di scarpe producono mascherine
Intanto, per far fronte all'emergenza, nella città di Putian le fabbriche calzaturiere sono state convertite per la produzione di mascherine. A Putian c'è la maggior concentrazione di aziende che producono scarpe e che danno lavoro a circa un decimo della popolazione della città. E per soddisfare la domanda della popolazione cinese, queste fabbriche ora hanno il compito di produrre, in totale, un milione di mascherine al giorno. "Abbiamo riscontrato che la parte più difficile nella produzione di mascherine sono le tecniche di fusione, mentre il cucire, la termo fusione, le macchine da saldatura e il sistema di sterilizzazione UV tornano utili nelle industrie di produzione calzaturiera", ha spiegato al quotidiano Chen Wenbiao, presidente della Putian footwear association.