Coronavirus, il matrimonio impossibile dei novelli “promessi sposi” Giuseppe e Giorgia
“La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d’Italia”, con queste parole Alessandro Manzoni apriva il XXXI capitolo del romanzo “ I Promessi Sposi” il romanzo che racconta la (quasi) impossibile storia d'amore di Renzo e Lucia. Tutti abbiamo letto e riletto questo volume a scuola, spesso magari controvoglia, ma oggi in piena emergenza sanitaria per il paese quei racconti risuonano terribilmente familiari. Lo sanno bene Giuseppe e Giorgia, una coppia di Latina con un matrimonio in bilico previsto per il 25 aprile. Il giorno della Liberazione certo, ma non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà per liberarci davvero di questa pandemia. Lui commercialista, lei disoccupata, da un anno e mezzo stavano progettando il loro sogno d'amore, la cerimonia organizzata a Grottaferrata all'Abbazia di San Nilo.
Il blog "I nuovi promessi sposi"
I due hanno deciso di aprire un blog chiamato appunto "I nuovi promessi sposi, l'amore al tempo del coronavirus" dove raccontano, con una giuste dose di ironia come stanno trascorrendo le loro giornate. "Noi vorremmo interagire con tutti (magari per rincuorarci un po') o per dare voce a chi come noi ha un sogno bloccato nel limbo" ci spiega Giuseppe. La loro vita, come quella di tutti, oggi è messa in stand-by e la coppia sa bene che molto probabilmente il matrimonio dovrà essere posticipato. Poco importa, l'importante è riuscire anche tra qualche mese a poter fare una grande festa, potendo finalmente riabbracciare parenti e amici. E nell'attesa i due scrivono sul loro blog neonato, raccontando piccoli aneddoti di vita stravolta da questa quarantena. Il 13 marzo Giorgia aveva la prova dell'abito da sposa. Aveva già organizzato tutto, la mamma, la sarta, le amiche, i dolcetti da offrire. Invece tutto questo non è stato possibile e per mantenere una salute mentale, i due consigliano l'utilizzo di un approccio zen
"Preparare un matrimonio presuppone tanti piccoli incidenti di percorso, ma non eravamo preparati a cotanta avversione. Ci sentiamo un po’ come Renzo e Lucia – si legge nel primo post degli aspiranti sposi – Ma senza Don Abbondio, i bravi e don Rodrigo. Però a quanto pare la peste ce l’abbiamo! E secondo la Divina Provvidenza, questo matrimonio “s’ha da fare”?".