Il dramma di Tortona: non c’è più posto per le bare, container frigo per le salme
Morti triplicati rispetto all'anno precedente, cimitero e obitorio invasi da bare e senza più posto e settimane di attesa per le cremazioni: è il dramma che sta vivendo la città di Tortona, in provincia di Alessandria, uno dei centri piemontesi più colpiti dal coronavirus. Un'emergenza nell'emergenza tanto da spingere l'amministrazione locale a noleggiare un container frigo per depositare le salme in attesa di sepoltura o cremazione."Abbiamo dovuto fare arrivare un container frigorifero al cimitero di Tortona perché abbiamo esaurito lo spazio all’obitorio, in due sale e nella cappella del cimitero" ha spiegato infatti il sindaco della cittadina invitando tutti a non abbassare la guardia contro il covind-19 per evitare altri drammatici lutti.
"Forse complici le notizie che hanno annunciato una diminuzione nell’aumento dei contagi, alcuni di noi si sono convinti che l’emergenza sia ormai finita. Non è così. I casi continuano ad aumentare seppur a un ritmo meno serrato ma c’è anche un altro motivo per cui non possiamo mollare, né ridurre l’attenzione e dobbiamo attenerci alle norme: abbiamo dovuto fare arrivare un container frigorifero al cimitero di Tortona perché abbiamo esaurito lo spazio all’obitorio, in due sale e nella cappella del cimitero. Perché i morti continuano a essere molti" ha spiegato il primo cittadino.
"Abbiamo superato i settanta morti in pochi giorni, la stragrande maggioranza sono anziani ma ci sono stati casi anche di persone sotto i 60 anni" ha spiegato il sindaco di Tortona. In città uno dei focolai più gravi al Convento delle suore, la Casa delle Piccole Suore Missionarie della Carità dove sono morti un prete e sei religiose mentre altre 14 si sono ammalate . L'alessandrino resta una delle zone più colpite dal contagio, un vero e proprio focolaio di coronavirus che ha fatto strage. Nella Provincia si calcolano 1220 contagiati ogni centomila abitanti.