Il 38enne ‘paziente uno’ trasferito da Codogno al Policlinico di Pavia: resta grave
È ancora in gravi condizioni ed è stato trasferito nella notte dall'ospedale di Codogno (Lodi) al Policlinico San Matteo di Pavia il 38enne M.Y.M., il "paziente 1" da cui sarebbero partiti i casi di contagio da coronavirus in Lombardia. È ricoverato nel reparto di rianimazione ed è seguito dai medici di malattie infettive del San Matteo, uno dei centri di riferimento regionali per questa emergenza.
Il ‘paziente uno' da cui è partito il contagio nel Lodigiano
Avrebbe contratto il virus da un amico, un manager che era stato in viaggio in Cina (il probabile ‘paziente zero') con cui ha cenato più volte tra fine gennaio e inizio febbraio. Da lui il virus è passato alla moglie, a un conoscente con cui faceva attività sportiva, e da questi a tre pensionati del paese e forse a un'altra donna, un'anziana di Casalpusterlengo che poi è deceduta. Contagiati anche otto tra operatori sanitari e pazienti del pronto soccorso dove il 38enne si era recato due volte con febbre. Nelle ultime ore sono arrivati i risultati dei tamponi di colleghi, parenti e contatti del primo contagiato. In totale sono oltre 32 i casi accertati in Lombardia. In tutta Italia i contagiati sono almeno 51.
La virologa Ilaria Capua: Unica cura è rispettare le regole
La virologa Ilaria Capua dopo l'esplosione del focolaio italiano ha spiegato intervenendo su Fanpage.it come tutto questo fosse inevitabile e perché il panico e il negazionismo possano solo peggiorare la situazione. L’unica cura a questa nuova sindrome influenzale da Coronavirus, ha avvertito la scienziata, è un’enorme assunzione di responsabilità: "Dobbiamo fare il più grosso sforzo di responsabilità collettiva della nostra Storia e rispettare le regole".