I bambini di Codogno ringraziano i carabinieri coi disegni: ‘Stateci vicino’
Il coronavirus che arriva per strada, come fosse un'automobile che vorrebbe entrare in paese, ma al confine del comune trova un posto di blocco dei carabinieri: niente, da lì non si passa. Se la immaginano così la diffusione del virus i bambini di San Fiorano, comune limitrofo di Codogno, in piena zona rossa, dove c'è il focolaio del virus. E nell'immaginario dei bimbi quegli adulti in divisa con le automobili con sirene e lampeggianti sono l'ultimo baluardo a cui affidarsi nella speranza di tornare quanto prima a vivere una vita normale. Non solo un aiuto, ma degli eroi che hanno percorso centinaia di chilometri per "fare la guardia" e impedire al coronavirus di circolare liberamente.
Tra i militari arrivati nei giorni scorsi a Codogno ci sono anche quelli della Compagnia Intervento Operativo Napoli "Squadre S.I.O.", agli ordini del colonnello De Santis del 10° Reggimento Campania, specializzate nella gestione di grandi eventi e ora impegnate per l'emergenza virus. I bimbi di Codogno e San Fiorano, che hanno imparato a conoscerli avendo a che fare con loro ormai tutti i giorni, hanno voluto ringraziarli con i modi tipici di quella età: "Stateci vicino, bloccate il coronavirus", hanno detto loro consegnando i disegni e chiedendo di scattarsi delle fotografie insieme.
Durante i servizi i carabinieri si sono occupati anche dei controlli ai confini. Pochi giorni fa hanno bloccato, dopo una colluttazione, un uomo che aveva provato a forzare il check point per lasciare la zona rossa e andare verso altri comuni della Lombardia, dopo essere stato già riaccompagnato nel comune di residenza in ambulanza nei giorni precedenti.