Coronavirus, gli esperti: “Si può essere contagiosi anche quando spariscono i sintomi”
Un nuovo studio condotto dall'Istituto Mario Negri di Bergamo, realizzato in collaborazione con l'Istituto Superiore di Scienze Sociali di Parigi, e firmato da Boris e Alexander Bibkov, ha cercato di rispondere a questo quesito: quando una persona guarita dal Covid-19 smette di trasmettere il virus? Quando in sostanza deve ritenersi conclusa la quarantena?
Come ricorda Marco Imarisio sul ‘Corriere della Sera', i pazienti più gravi possono diffondere l'infezione per 20 giorni in media; esiste però una minoranza per cui questo periodo può durare fino a 37 giorni. Per i malati lievi la durata media della capacità di contagio è di 10 giorni, ma per alcuni continua fino alle due settimane. Per potersi considerare guarito a un paziente ricoverato in ospedale va fatto un test diagnostico di verifica, prima delle dimissioni. Ogni persona infetta deve avere due tamponi negativi fatti a distanza di un giorno. Ma i mezzi a disposizione del personale sanitario non sono sufficienti, se si considera che il numero dei pazienti con forma lieve di Covid-19 che non vengono ricoverati a causa del sovraccarico degli ospedali è ormai l’80% dei casi, in Lombardia le percentuali sono anche più alte. Poi esiste il problema dei soggetti asintomatici, che possono arrivare al 18-30%di tutta la popolazione contagiata.
Bisogna tenere conto di queste informazioni, per evitare una seconda ondata di epidemia. Ma, spiegano gli studiosi, la diffusione del virus può continuare anche dopo la scomparsa della febbre e dei sintomi più gravi. E non aiuta naturalmente l'impossibilità di effettuare il test a tutte le persone che presentano sintomi simil-influenzali. Chi trascorre il periodo della malattia in casa deve tenere presente che può considerarsi guarito solo se c'è un tampone a testimoniarlo, e il test diagnostico deve essere ripetuto più volte. Perché si può essere contagiosi anche se è sparita la febbre e non si hanno più sintomi gravi.