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Covid 19

Fontana: “In Lombardia aumento di 2.500 casi: numeri alti, sono preoccupato”

Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana nel punto stampa quotidiano di oggi ha fatto sapere che i dati dei contagi di oggi nella regione sono cresciuti rispetto ai giorni scorsi: “Siamo oltre i 2.500 casi positivi in più rispetto a ieri – ha spiegato Fontana – si tratta di un numero troppo alto rispetto alla linea dei giorni scorsi e questo non va bene”.
A cura di Chiara Ammendola
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Non sono numeri positivi quelli forniti dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana che nel punto stampa di oggi ha spiegato di aver avuto una prima visione del nuovo bollettino dei contagi in Lombardia: "Il numero dei contagiati è aumentato troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi – ha spiegato il governatore – ora dovremo valutare e capire se si è trattato di un episodio particolare o se il trend ricomincia a crescere".

Numeri troppo alti: capire se è arrivato il picco o il trend ricomincia a crescere

Fontana ha spiegato che sarebbero oltre 2500 i nuovi casi registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore, un aumento elevato rispetto a giorni scorsi, dove invece si era registrato un calo nella percentuale di crescita dei contagi. Ieri infatti l'aumento dei contagi è stato di 1.643 casi, l'altro ieri di 1.942, tre giorni fa di 1.555 mentre quattro giorni fa 1.691. "Non sono ancora state fatte analisi su quali zone siano più colpite – ha spiegato Fontana – non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa, queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato".

Lombardia ha seguito indicazioni Iss: tamponi solo ai sintomatici

Fontana ha poi voluto placare le polemiche in merito alla scelta da parte della regione Lombardia di effettuare i tamponi solo alle persone sintomatiche. Scelta secondo molti che avrebbe escluso un'ampia parte di possibili positivi al coronavirus costretti all'isolamento domiciliare senza essere sottoposti a tampone, "falsando" di fatti i numeri complessivi dei contagi: "La regione Lombardia ha rigorosamente seguito i protocolli dettati dall'IStituto Superiore di Sanità. Hanno inviato il 27 febbraio le indicazioni su come ci si doveva comportare – ha spiegato il governatore lombardo che ha ha poi letto la nota – in assenza di sintomi il test non appare sostenuto da un razionale scientifico, c'è scritto. I tamponi sono riservati ai sintomatici, gli altri tamponi sono ritenuti addirittura fuorvianti".

Partiti i test al personale sanitario

Secondo Fontana dunque la regione Lombardia così come le altre regioni ha rispettato quello che le è stato dettato dai massimi istituti di sanità in Italia: "E inoltre noi siamo la regione che ha fatto il maggior numero di tamponi in tutto il paese – ha spiegato Fontana – se ci diranno di doverlo fare anche agli asintomatici allora noi lo faremo". Fontana ha poi ribadito che nei giorni scorsi sono partiti anche i tamponi a tutto il personale sanitario che opera quotidianamente nell'emergenza coronavirus.

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