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Covid 19

Discriminata perché ha gli occhi a mandorla: “Si mettono la mascherina quando passo”

Marianna è una ragazza di 17 anni di origini asiatiche che vive a Trieste. Qualche giorno fa è stata vittima di un brutto episodio di razzismo legato al Coronavirus. “Ho gli occhi a mandorla e non dovrei giustificarlo. Mi hanno chiesto se fossi cinese e poi si sono messi la mascherina, sghignazzando” scrive nella lettera inviata a Fanpage.it.
A cura di Biagio Chiariello
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Riceviamo e pubblichiamo la storia di una nostra giovane lettrice:

"Sono una studentessa di 17 anni e questa volta ho deciso di non stare in silenzio. Vorrei raccontarvi di un episodio di razzismo legato al Coronavirus. Non è tra i più gravi e non è successo solo a me, ma forse è questo a renderlo importante. A renderlo uno di tanti altri, una di quelle ingiustizie e cattiverie che succedono così spesso da diventare la norma. Ma il semplice fatto che succeda tutti i giorni non vuol dire che è giusto, no?

Avevo deciso di andare sulle giostre, ho comprato un biglietto e ci sono salita. Proprio come ogni mia coetanea avrebbe il diritto di fare. A quanto pare non tutti la pensano così, perché dei ragazzi vicino a me hanno iniziato a deridermi riguardo al Coronavirus, indossando addirittura una mascherina, mentre altri che non erano saliti sulla giostra filmavano tutto. Alla fine il ragazzo con la mascherina è scappato urlando, tra le risate generali. Io però non avevo intenzione di scappare, perciò ho fatto un secondo giro. Alla biglietteria mi hanno chiesto: "non sei cinese, vero?" e anche il ragazzo che raccoglieva i biglietti (amico di quelli di prima) si è messo una mascherina ghignando con gli altri. Andandomene, le ragazze della biglietteria mi stavano ancora fissando. A quel punto ho reagito fingendo di tossire. E facendo fare un balzo a un passante, che si è scostato per starmi lontano.

Ho gli occhi a mandorla e non dovrei giustificarlo. Come mi sono sentita? Non ve lo dirò, immaginatelo. Come vi sareste sentiti voi? Come si sentono ogni giorno le persone? E non parlo "solo" di chi ha i lineamenti asiatici o del Coronavirus, parlo di tutti gli episodi che quasi nessuno riesce a raccontare. Parlo delle vittime, ma parlo anche a chi rimane a guardare.

Spero di essere ascoltata, questa volta.
Marianna".

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Sono giornalista dal 2014, la mia area di riferimento è quella della cronaca. Su Fanpage cerco di offrire un punto di vista originale e indipendente sulla realtà che ci circonda. Il mio obiettivo è fare un'informazione "altra", semplicemente considerando che tutto quello che viene detto/scritto non è vero. È una fonte, ma di fonti ce ne sono tante. "L'unica certezza è il dubbio" dice Cartesio.
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