Di Maio: “Ci deridevano per la Via della Seta, ora l’amicizia con la Cina salva vite”
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha approfittato di un'intervista al Tg2 Post per togliersi qualche sassolino dalle scarpe in merito all'intesa siglata nel marzo dello scorso anno con la Cina sulla cosiddetta "nuova Via della Seta". "Chi ci ha deriso sulla Via della Seta ora deve ammettere che investire in questa amicizia ci ha permesso salvare vite in Italia", ha detto il titolare della Farnesina a proposito della fornitura da 100 milioni di mascherine che arriveranno proprio dal gigante asiatico come forma di sostegno nella lotta al Coronavirus. "La solidarietà paga sempre", ha aggiunto Di Maio a proposito degli aiuti che arriveranno in Italia a partire da questo fine settimana.
Dalla Cina sono arrivati in Italia uomini e mezzi per contrastare il Coronavirus
Fin dall'inizio dell'emergenza Coronavirus la Cina, che è il Paese che per primo si è trovato a fronteggiarla, si è attivato in prima linea per fornire aiuti all'Italia. La vicinanza di Pechino si è concretizzata non solo nell'invio di dispositivi di protezione individuale e altro materiale sanitario, ma soprattutto nell'invio di medici ed esperti che hanno vissuto in prima persona il dramma della malattia a Wuhan, la città più colpita, e sono venuti in Italia per aiutare i nostri medici a fronteggiare l'emergenza. La fornitura in arrivo dalla Cina non basterà certo a soddisfare il fabbisogno di dispositivi di protezione: "L'Italia in questo momento ha bisogno di 100 milioni di mascherine ogni mese, ha bisogno di migliaia di ventilatori polmonari", ha aggiunto Di Maio, sottolineando come, oltre alla Cina, "abbiamo lavorato per sbloccare l'arrivo di mascherine da Brasile, Egitto, Cina, India, Repubblica ceca e stiamo sbloccando quelle dalla Polonia". Altri Paesi, come la Russia (che invierà un contingente di 30 medici in Lombardia, all'ospedale di Bergamo), Stati Uniti e Germania si sono mobilitati per aiutare l'Italia. Di Maio ha voluto ringraziarli, affermando inoltre che "l'emergenza che c'era su mascherine e ventilatori polmonari si sta attenuando".