Dai libri alle mascherine: azienda veneta converte produzione e dona 2 mln dispositivi
Finora stampavano libri. Da ora si occuperanno della produzione di mascherine. Per l’azienda Grafica Veneta ci sarà una conversione del processo produttivo che porterà la società di Trebaseleghe, in provincia di Padova, a produrre mascherine da far indossare ai cittadini per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. L’obiettivo è quello di produrre e donare immediatamente due milioni di mascherine per il Veneto. Poi, una volta entrata a regime la produzione, le mascherine realizzate giornalmente potrebbero essere fino a 1,5 milioni di pezzi al giorno. I prodotti realizzati saranno dispositivi di protezione non a uso chirurgico e verranno distribuiti in primis alla cittadinanza, nei supermercati o altrove, gratuitamente.
Coronavirus, azienda passa da stampa libri a mascherine
Durante il punto stampa nella sede della Protezione Civile di Marghera il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sottolinea come finora l’azienda abbia stampato molti libri famosi, ma ora convertirà la sua produzione: “Il logo l’ho voluto io, perché uno che regala due milioni di mascherine lo merita”. Fabio Franceschi, patron di Grafica Veneta, spiega che la rotativa può stampare un chilometro lineare di carta al minuto. Poi il problema è quello di tagliare il prodotto ed effettuare tutte le operazioni in modo igienico.
Come e a chi verranno distribuite le mascherine
La distribuzione delle mascherine è già stata avviata, secondo quanto fanno sapere l’assessore alla Protezione Civile, Giampaolo Bottacin, e quello alla Sanità, Manuela Lanzarin. Che hanno inviato le lettere ai comuni veneti e ai centri servizi per anziani e alle case alloggio per disabili con tutte le indicazioni pratiche per la distribuzione. Le forniture verranno consegnate alle singole amministrazioni e poi i sindaci avranno il compito di favorire la distribuzione nel modo più capillare possibile. La distribuzione nei centri anziani, invece, verrà effettuata direttamente dall’azienda Grafica Veneta. Al momento l’azienda è in grado di ottenere “500-700mila pezzi al giorno e in una decina di giorno arriviamo a produrre 1,5 milioni di pezzi”, spiega Franceschi. Aggiungendo: “Il dispositivo deve essere un usa e getta da utilizzare in tutta la quotidianità, nei supermercati ad esempio. È una barriera che deve essere sostituita due o tre volte al giorno”.