Coronavirus, 25 morti in Cina, rinviata l’uscita al cinema di 7 film: “Alto rischio contagio”
L'Italia si organizza per difendersi dall'attacco del pericoloso virus proveniente dalla Cina. In un documento inviato agli assessorati alla Salute, agli Ordini professionali di medici e infermieri, ai ministeri degli Esteri, Difesa e Trasporti e ad altri enti sanitari c'è soprattutto la raccomandazione di segnalare l'eventuale rilevazione entro 24 ore. Sul sito del Ministero della Salute sono state pubblicate le risposte alle domande più frequenti sull'infezione da coronavirus. Come fare per proteggersi dal virus? Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie. Per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina il Ministero raccomanda anche di posticipare i viaggi non necessari a Wuhan, diversamente si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio. Il coronavirus spaventa soprattutto a causa della sua somiglianza con la SARS (Sindrome respiratoria acuta grave), che ha ucciso quasi 650 persone in Cina e Hong Kong nel periodo 2002-2003.
Epidemia coronavirus in espansione: sale il numero delle vittime
Aumentano di continuo i casi segnalati di nuovi contagi. Stando agli ultimi dati, in 24 province cinesi sarebbero stati individuati dei casi di coronavirus. Le vittime in Cina sono salite a 25 mentre i casi di contagio sono 616. Lo riporta Sky News citando le autorità locali. Cresce anche il numero di pazienti che, essendo entrati in contatto il virus, vengono tenuti precauzionalmente sotto osservazione dai medici. Secondo gli ultimi dati, la cifra di questi ultimi si aggirerebbe attorno alle 5000 unità. Il nuovo ceppo di coronavirus si è già propagato anche al di fuori dei confini cinesi: casi di infezione sono stati segnalati in Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti e Thailandia e sospetti contagi sono stati rilevati anche a Singapore, Australia e, da ultimo, in Russia. Il governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong ha confermato il primo caso di polmonite da coronavirus nell'ex colonia britannica. "Il campione clinico di un uomo arrivato a Hong Kong martedì sera è risultato positivo ai test per il coronavirus", ha fatto sapere Sophia Chan, segretaria per il Cibo e la salute del governo regionale. L'uomo, 39 anni, si è presentato con febbre e tosse alla stazione ferroviaria ad alta velocità di Hong Kong. Subito è stato messo in isolamento al Queen Elizabeth Hospital e poi inviato al centro di malattie infettive del Princess Margaret Hospital. L'uomo vive a Wuhan, dove si concentra l'attuale focolaio.
Wuhan è isolata: bloccati bus, treni e voli aerei
A partire da oggi, a causa del virus, la città di Wuhan in Cina è di fatto in quarantena, isolata dal resto del Paese. Da oggi è ferma l’intera linea di trasporti nella città "epicentro" del virus – bus, metro, ferry e pullman a lunga percorrenza – e tutti i voli e treni in partenza dalla città sono stati cancellati. Uno degli ultimi voli partiti dalla città cinese è atterrato a Fiumicino. Previsti posti di blocco a Wuhan per controllare auto e camion e impedire il trasporto di animali.
A causa del virus rinviata l'uscita al cinema di sette film
Il rischio di trasmissione del virus è troppo alto e per questo è stata presa la decisione di rinviare l'uscita al cinema di sette film. Le pellicole, tra cui "Detective Chinatown 3", "Lost in Russia", "Leap" e "Legend of Deification", sarebbero dovute uscire nei cinema cinesi durante il Festival di primavera ma essendo le sale spazi circoscritti le autorità hanno giudicato troppo alto il rischio di trasmissione del virus. A causa del coronavirus, inoltre, la città di Pechino ha annullato i festeggiamenti per il Capodanno cinese. Un provvedimento simile era già stato preso a Wuhan, dove è scoppiato il focolaio del virus.
Il ministro Speranza: riunita task force, i controlli procedono
"Anche stamattina si è riunita la task-force sul coronavirus al Ministero della Salute. I controlli negli aeroporti procedono regolarmente. Quelli svolti stamane a Fiumicino hanno dato esito negativo. Siamo in stretto contatto con tutte le istituzioni internazionali. Ho sentito più volte personalmente la commissaria europea Stella Kyriakides che sta coordinando le misure a livello comunitario”, ha scritto il ministro della Salute, Roberto Speranza, su Facebook.