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Covid 19

Cosa succede in Italia alle eventuali persone infette dal Coronavirus

Gli italiani che torneranno da domani dalla Cina non saranno messi in quarantena in modo automatico, ha assicurato il direttore scientifico dello Istituto Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito, ma sarà valutata la situazione caso per caso: “Neppure gli Usa lo fanno, le autorità decideranno qual è la forma migliore di sorveglianza. Credo che nessuno pensi di ospedalizzare persone che stanno bene”
A cura di Biagio Chiariello
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Gli eventuali pazienti a cui dovesse essere diagnosticato il virus 2019-nCoV, il famigerato coronavirus, saranno ricoverati nel reparto di malattie infettive dell'ospedale della regione dove si trovano. Secondo quanto si apprende è questa la procedura del Ministero della Salute. Il paziente sarà poi trasferito allo Spallanzani di Roma o al Sacco di Milano solo nel caso in cui si dovesse aggravare. In sede di task-force, è stato confermato che in ogni regione esiste una struttura con un reparto di malattie infettive.

Italiani rimpatriati non saranno messi in quarantena

Gli italiani che saranno rimpatriati già da domani dalle zone ‘calde' del focolaio del virus di Wuhan "saranno sorvegliati al loro arrivo in aeroporto ma non necessariamente ospedalizzati in quarantena". Le modalità precise "della loro presa in carico saranno indicate nei prossimi giorni quando ci saranno dati certi". Lo hanno spiegato gli esperti del tavolo tecnico scientifico che si è insediato oggi all'Istituto superiore di sanità (Iss) al termine della riunione parlando con i giornalisti intervenuti. Il ‘team' comprende Ordini, società scientifiche, Regioni, Iss, ministero della Salute, Protezione civile e forze dell'ordine.

"Persone che stanno bene non vanno in ospedale"

Secondo Giuseppe Ippolito, diretto scientifico dell'Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma, "nessuno può essere ospedalizzato senza una vera causa. Neppure gli Usa lo fanno, le autorità decideranno qual è la forma migliore di sorveglianza, che non sarà necessariamente una quarantena. Credo che nessuno pensi di
ospedalizzare persone che stanno bene", e Giuseppe Ruocco, segretario generale del ministero della Salute, ha ribadito che "il protocollo per la quarantena dei connazionali sarà valutato è definito nelle sue modalità dalla task force che sta seguendo giornalmente l'evoluzione dell'emergenza coronavirus".

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