Coronavirus, controlli su un passeggero a Casalpusterlengo: treni fermi tra Lodi e Piacenza
Treni fermi a causa dell'emergenza Coronavirus. Dalle 13.30 il traffico ferroviario è sospeso fra le stazioni di Lodi e Piacenza, sulla linea convenzionale Milano-Bologna, a causa di controlli sanitari in corso nella stazione di Casalpusterlengo. Il centro del Lodigiano è uno dei comuni al centro di uno dei due focolai italiani di Covid-19. Rete ferroviaria italiana in una nota ha avvisato della momentanea sospensione del traffico ferroviario e ha spiegato che è in corso "la riprogrammazione dei servizi di trasporto". Al momento i disagi maggiori sono per i treni a media e lunga percorrenza della linea Alta velocità Torino -Milano – Roma – Salerno, che subiranno cancellazioni o deviazioni di percorso via Verona/Padova, con un allungamento medio dei tempi di viaggio di 90 minuti. Disagi anche per i treni regionali sulla linea Milano-Bologna e Bologna-Poggio Rusco, dove saranno possibili cancellazioni e limitazioni. Tra le stazioni di Lodi e Piacenza e fra quelle di Bologna e Poggio Rusco sono stati attivati servizi sostitutivi con autobus.
Emergenza coronavirus: in Italia finora oltre 200 contagi e sei morti
Il bilancio dell'emergenza Coronavirus in Italia è in costante evoluzione. Il numero dei casi ha raggiunto i 172 contagi nella sola Lombardia, mentre in tutta Italia sono oltre 220. Purtroppo vi sono state anche delle vittime: sono sei finora le persone decedute. In tutti i casi si trattava di anziani che presentavano già un quadro clinico compromesso, come l'ultima vittima: una donna di Crema che era ricoverata agli Spedali civili di Brescia. La donna era una paziente oncologica.
La virologa Capua a Fanpage.it: Il virus è meno letale di quanto temevamo
Nonostante il numero dei casi in costante aumento, la virologa Ilaria Capua in un suo intervento in esclusiva per Fanpage.it ha invitato a vedere l'emergenza Coronavirus in Italia da un altro punto di vista: "Tanto più cresce il numero delle persone infette – o meglio: tanto più scopriamo casi pregressi e passati inosservati – tanto meglio è – ha scritto la ricercatrice – Perché vuol dire che il numero degli infetti è maggiore di quanto pensavamo. E il potenziale letale del virus, molto minore".