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Coronavirus, Conte: “Possibili che a inizio dicembre arrivano le prime dosi di vaccino”

“Già all’inizio avremo i primi due o tre milioni di dosi – ha precisato Conte – Altri milioni ci arriveranno subito dopo”. Fondamentali saranno comunque le ultime fasi di preparazione (il cosiddetto ‘rolling value’). Nel frattempo ha fatto sapere di stare bene Antonio Metastasio, volontario umbro impegnato nella sperimentazione del vaccino AstraZeneca/Oxford.
A cura di Biagio Chiariello
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Anche il premier Giuseppe Conte concorda con le ipotesi avanzate dai colleghi europei e relative all'annuncio della società produttrice del vaccino anti Covid 19 secondo cui dovrebbe concludersi l'iter di approvazione con la fine di novembre. "Se le ultime fasi di preparazione, il cosiddetto ‘rolling value', del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane, le prime dosi saranno disponibili all'inizio di dicembre". Queste le parole del presidente del Consiglio a Bruno Vespa durante la presentazione del nuovo libro del giornalista, "Perché l'Italia amò Mussolini (e come ha resistito alla dittatura del Covid)", in uscita il 29 ottobre prossimo. "Già all'inizio avremo i primi due o tre milioni di dosi. Altri milioni ci arriveranno subito dopo” aggiunge Conte. “La Commissione europea ha commissionato ad Astrazeneca e ad altre società alcune centinaia di milioni di dosi. Penso che per contenere completamente la pandemia dovremo aspettare comunque la prossima primavera", ha ammesso il premier.

Controllo positivo per volontario italiano del vaccino

Intanto si è sottoposto a una nuova visita di controllo che ha dato esito positivo Antonio Metastasio, volontario umbro impegnato nella sperimentazione del vaccino contro il coronavirus al quale stanno lavorando AstraZeneca e l'Università di Oxford. Lo ha confermato all'ANSA lo psichiatra e geriatra di Terni che vive e lavora a Cambrige. "Sto bene e la sperimentazione sta andando avanti – ha detto -, speriamo di avere risultati positivi quanto prima". Lo studio si svolge con la formula del ‘doppio cieco' e quindi né i volontari né tantomeno i medici sanno attualmente quali siano le dosi del vaccino sperimentale somministrate e quale quelle di placebo. “C'è un nemico e dobbiamo combatterlo tutti insieme. In questo momento mettendo le mascherine, rispettando il distanziamento e curando con attenzione l'igiene delle mani. In attesa che il vaccino arrivi, speriamo prima possibile. Perché in questo momento non c'è una via unica e certa per uscirne" ha detto Metastasio.

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