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Covid 19

Chiudono tutte le scuole per Coronavirus: ora c’è il pericolo degli “asili in casa”

Con la chiusura delle scuole a causa dell’emergenza coronavirus aumenta il fenomeno dei cosiddetti “asili in casa” ovvero babysitter, maestre o mamme che accolgono più bambini in casa per aiutare le famiglie. Ma questo potrebbe facilitare la diffusione del virus: “Se chiudiamo gli asili e poi si riaprono nelle case non va bene. È fondamentale, per prevenire altri contagi, che non ci sia il contatto ravvicinato per molto tempo tra i bambini”, ha spiegato il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.
A cura di Chiara Ammendola
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Scuole chiuse e bimbi a casa: non si fa che parlare di questo da quando il nuovo decreto del Governo è stato firmato la scorsa sera dal premier Conte. Tra le misure attuate per il contenimento dei contagi da coronavirus c'è anche la chiusura delle scuole di ogni grado e delle università italiane fino al 15 marzo. Un provvedimento che ha posto in essere una lunga serie di problemi per i genitori dei bimbi più piccoli che ora dovranno organizzarsi per meglio affrontare l'emergenza.

No a più bambini in casa insieme: evitare contatti ravvicinati prolungati

E mentre il governo sta elaborando un piano che prevede da un lato un congedo parentale straordinario per uno dei genitori e dall'altro lo stanziamento di fondi per voucher da destinare alle baby sitter, c'è chi si sta organizzando allestendo dei mini asili in casa. L'idea è semplice quanto pericolosa: baby sitter o maestre costrette a restare al riposo forzato che accolgono più bambini pensando in questo modo di sopperire all'emergenza dando una mano ai genitori. Nulla di più sbagliato, così come sottolineato anche dal vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala: "Questo non va bene, perchè è importante evitare contatti ravvicinati e prolungati per prevenire il contagio – ha spiegato Sala, boccia così l'iniziativa di alcune famiglie – al massimo può essere fatto con pochissimi bambini e sempre gli stessi".

I bambini potrebbero essere positivi asintomatici e trasmettere il virus ad altri

Il pericolo è che i bambini possano trasmettersi il virus tra loro e una volta rientrati a casa portarlo in famiglia, ai nonni o anche agli stessi genitori, ricreando così il sistema di diffusione pericoloso per il quale sono state chiuse le scuole. Come sottolineato anche un'intervista da Massimo Galli, infettivologo e primario dell'ospedale Sacco di Milano, è possibile che i bambini e gli adolescenti siano positivi al virus e asintomatici senza saperlo, così facendo potrebbero passarsi il virus e farlo circolare: "Far mantenere ai più piccoli le giuste regole comportamentali per evitare il contagio da coronavirus è difficile – ha spiegato Galli – per questo è necessaria una presa di posizione netta da parte degli adulti affinché ciò accada".

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