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Covid 19

Covid-19, case e alloggi gratis per medici, infermieri e malati: è gara di solidarietà

A Como due imprenditori hanno messo a disposizione tutti i loro appartamenti di sanitari, medici ed infermieri, che vivono fuori città e non possono tornare ogni giorno alle loro case; a Cerignola (FG) un intero fabbricato di quindici appartamenti destinato ad ospitare eventuali malati e guariti di Coronavirus.
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Da Nord a Sud si moltiplicano le storie di ordinaria solidarietà in favore delle vittime di Coronavirus e di quanti si stanno adoperando per curarli. C’è bisogno di tutto, dalle mascherine agli ospedali medici, ma c’è ancora bisogno di qualcosa di più stabile: case dove far vivere medici fuori sede che lavorano in ospedali di frontiera, ma anche appartamenti che potrebbero servire a persone in quarantena o ai guariti in osservazione.

A Como, Xavier Follini e Mattia Venturati, fondatori di una impresa che si occupa di case vacanze, hanno messo a disposizione tutti i loro appartamenti di sanitari, medici ed infermieri, che vivono fuori città e non possono tornare ogni giorno alle loro case. “Non possiamo donare 100mila euro, ovviamente, così diamo una mano con quello che abbiamo: case. – spiegano i due ad un sito locale – Sono a disposizione di medici e infermieri fuori sede o che avessero necessità. Abbiamo pensato anche ai parenti dei degenti, in questo caso chiederemo solo un piccolo contributo simbolico per la copertura delle spese. Sentiamo questa cosa come un dovere”. I due imprenditori hanno già scritto agli ospedali della zona per presentare la loro offerta gratuita."

A Cerignola, in provincia di Foggia, Pietro Casamassima, imprenditore agricolo operante nel campo dell’olio di oliva, ha deciso di mettere a disposizione della Regione Puglia un intero fabbricato di quindici appartamenti per ospitare eventuali ammalati di Coronavirus che necessitassero di passare un periodo di quarantena in totale isolamento. “Tutti – ha spiegato ad un blog – dobbiamo fare la nostra parte specie chi ha e può dare o donare. Tutto il Paese vive una emergenza e allora in queste circostanze si vedono i valori solidali e la carità operosa. Senza immodestia, sono possidente, la sorte mi ha dato successo, salute ed anche benessere. È giusto che io restituisca agli altri, che sono il mio prossimo, un poco di quello che la vita mi ha donato. Nei bisognosi chi crede vede il volto del Signore. Io sono qui, se la Regione vuole, queste case in caso di bisogno sono a disposizione.”

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