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Coronavirus, Cartabellotta (Gimbe): “Distanziamento sociale unica risposta possibile all’emergenza”

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, ha commentato in maniera positiva le misure messe in atto dal governo per contenere l’ulteriore diffusione dell’emergenza Coronavirus, portando a supporto dati scientifici: Iin assenza di un vaccino per il Covid-19 le misure di distanziamento sociale sono l’unica arma a nostra disposizione per contrastare l’epidemia”.
A cura di Ida Artiaco
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"Le infezioni da virus influenzali si diffondono prevalentemente tramite stretto contatto nelle comunità e in assenza di un vaccino per il Covid-19 le misure di distanziamento sociale sono l’unica arma a nostra disposizione per contrastare l’epidemia". A parlare è Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, il quale ha commentato in maniera positiva le misure messe in atto dal governo Conte per limitare l'ulteriore diffusione del nuovo virus nel nostro Paese, diventato terzo al mondo per numero di contagi dopo Cina e Corea del Sud. Solo in questo modo, riducendo la trasmissione, si ritarda il picco dell'epidemia e se ne riduce l’entità, anche e soprattutto per consentire al sistema sanitario di prepararsi adeguatamente e consentire una migliore gestione dei casi sintomatici.

Per fornire una base scientifica al dibattito in corso, la Fondazione GIMBE ha tradotto e adattato una revisione sistematica pubblicata lo scorso 2 febbraio sulla rivista dei Center for Disease and Control and Prevention (CDC), che analizza le prove di efficacia relative a sei misure per contrastare le pandemie influenzali, che sono state adottate anche in Italia negli ultimi giorni. Tra queste, la più discussa riguarda la chiusura delle scuole. Secondo la Fondazione, ben 13 studi documentano un’efficacia variabile nel ridurre la diffusione dell’epidemia. "Se fortunatamente i bambini non sembrano particolarmente suscettibili al Covid-19 – ha detto Cartabellotta – la frequenza scolastica svolge un ruolo importante nella diffusione di tutti i virus influenzali a causa di più elevati tassi di contatto tra le persone. Infatti, numerosi studi osservazionali confermano che la trasmissione complessiva dell'influenza nella comunità si riduce quando le scuole sono chiuse". 

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Tra i provvedimenti adottati dal governo italiano, c'è anche la chiusura di cinema, pub e discoteche. In altre parole, un divieto di assembramento, di cui 3 studi documentano un’efficacia moderata nel ridurre la diffusione dell’epidemia, ma solo se l’applicazione è tempestiva e prolungata. "Le evidenze scientifiche – ha sottolineato ancora Cartabellotta – documentano l'efficacia delle misure di distanziamento sociale per ridurre l’impatto delle epidemie influenzali, in particolare quando combinate tra loro. La scelta delle misure di sanità pubblica, oltre che dalla qualità e quantità delle evidenze scientifiche, è condizionata da fattori epidemiologici, geografici, economici e sociali. In ogni caso, la loro efficacia è sempre condizionata da due fattori: attuazione tempestiva ed elevata aderenza da parte di amministratori locali e cittadini". Stesso grado di efficacia anche per l'isolamento domiciliare dei malati e la quarantena dei soggetti esposti.

Infine, le misure relative alla chiusura degli ambienti di lavoro, come incentivazione del telelavoro, scaglionamento dei turni, congedi retribuiti, ferie pianificate. "Considerato che tali misure determinano conseguenze economiche rilevanti – ha concluso il Presidente – occorre identificare attentamente gli ambienti di lavoro a cui applicare gli interventi, stabilire se compensare dipendenti o aziende per eventuali perdite di reddito o produttività e evitare diseguaglianze sociali nelle fasce a basso reddito e tra i lavoratori occasionali".

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