Appello ai cittadini di Codogno e Castiglione d’Adda: “State a casa”
I tre casi di Coronavirus rilevati nelle ultime ore tra Codogno e Castiglione d'Adda, hanno generato il panico tra i cittadini. Tutti e tre i pazienti sono ricoverati presso strutture ospedaliere mentre altre 60 persone circa sono in quarantena, ma non è escluso che il bacino di individui a rischio contagio non si allarghi. Per questo motivo l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha invitato "tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali". Secondo quanto appreso, a Codogno starebbe "succedendo un pandemonio. Scuole chiuse e gente rimandata a casa dalle aziende in cui lavora", forse anche per dare seguito alle parole dell'assessore.
L'assessore Gallera: Se siete stati in contatto con lui, chiamate per farvi fare il tampone
In attesa di capire se le 60 persone entrate in contatto con il 38enne ricoverato in gravi condizioni, e andato a lavoro sino all'ultimo, resteranno in quarantena presso i propri domicili o in ospedale. L'assessore Gallera aveva però invitato "chi ha avuto un contatto diretto con il 38enne deve subito chiamare l'Ats per fare il tampone". Al contrario, chi ha avuto un contatto stretto con l'uomo "negli ultimi quindici giorni senta l'ospedale di Codogno o di Lodi per gli accertamenti".
Come è stato infettato il 38enne di Castiglione d'Adda
Il 38enne di Castiglione d'Adda, primo caso di contagio in Italia da Coronavirus, non sarebbe stato di recente in Cina, ma a fine gennaio era stato a cena da un amico e collega di lavoro che era da poco rientrato dal Paese asiatico. L'uomo si era recato al pronto soccorso di Codogno una prima volta il 16 febbraio con febbre alta, era stato rimandato a casa ed era poi tornato in ospedale il 19 febbraio con una grave crisi respiratoria. Il 38enne è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Codogno. Contagiati da Coronavirus anche la moglie del 38enne e il suo amico: la donna, insegnante di educazione fisica all'ottavo mese di gravidanza, è ricoverata come l'altro amico all'ospedale Sacco di Milano, attrezzato come lo Spallanzani di Roma per le bioemergenze.