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Covid 19

Aperta un’inchiesta su procedure per Coronavirus negli ospedali di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi

La procura di Lodi ha aperto un fascicolo sulla diffusione del coronavirus e avviato verifiche sulle procedure adottate negli ospedali di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi, dove questa notte i Nas di Cremona hanno fatto un’ispezione. L’obiettivo degli inquirenti è chiarire la dinamica della diffusione del contagio nei paesi della pianura lombarda. A Codogno sequestrate le cartelle cliniche del cosiddetto “paziente uno”.
A cura di Simone Gorla
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La procura di Lodi ha aperto un'inchiesta sulla diffusione del coronavirus, con l'obiettivo di chiarire la dinamica della diffusione del contagio nei paesi della pianura lombarda. Stando a quanto riportato dall'Ansa, i pubblici ministeri lodigiani hanno avviato approfondimenti per chiarire le procedure adottate negli ospedali di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi, dove questa notte i Nas di Cremona hanno fatto un'ispezione.

I Nas dei carabinieri negli ospedali lodigiani

Questa notte i carabinieri per la tutela della salute di Cremona sono stati con diversi uomini negli ospedali lodigiani. L'ispezione è iniziata martedì in giornata all'ospedale di Codogno per poi proseguire in quello di Casalpusterlengo e concludersi nella notte all'ospedale Maggiore di Lodi. I militari cercano di ricostruire cosa sia successo, per prevenire ulteriori contagi.

Sequestrate le cartelle cliniche del paziente 1

Gli accertamenti dei carabinieri sarebbero culminati con il sequestro delle cartelle cliniche del cosiddetto paziente uno dall'ospedale di Codogno. Il sequestro è stato effettuato dai militari del Nas di Piacenza, su disposizione della procura di Lodi. Non ci sarebbero al momento indagati nell'inchiesta della procura lodigiana: il fascicolo aperto nelle scorse ore dai magistrati sarebbe infatti a carico di ignoti, ma la situazione potrebbe presto evolversi.

Ilaria Capua: Perché la diffusione è una buona notizia

La virologa Ilaria Capua ha espresso un punto di vista più tranquillizzante sulla diffusione del virus. "Per fortuna non ci siamo accorti della sua presenza. Tanto più cresce il numero delle persone infette, tanto meglio è", ha scritto la scienziata intervenendo su Fanpage.it. Perché vuol dire che il numero degli infetti è maggiore di quanto pensavamo. E il potenziale letale del virus, molto minore.

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