Covid-19, alla Camera in poche ore sparisce l’Amuchina piazzata nei bagni
La psicosi da Coronavirus in Italia sembra aver colpito anche i palazzi del potere come la Camera dei deputati. A Montecitorio, infatti, in poche ore sono improvvisamente spariti i flaconi di Amuchina e gel igienizzante che erano stati piazzati nei bagni del palazzo. I gel disinfettanti erano apparsi qualche giorno fa a seguito delle nuove disposizioni della Presidenza della Camera per l’emergenza coronavirus che prevede anche l’installazione di scanner per la misurazione della temperatura corporea agli ingressi e divieti alle visite per gli esterni. Come riporta Repubblica, però, nelle scorse ore i flaconcini messi sui lavandini all'ingresso dei bagni della Camera sarebbero improvvisamente spariti. Nella stessa zona rimangono solo gli opuscoli dell'Organizzazione mondiale della sanità che spiega il corretto modo di lavarsi le mani con acqua e sapone.
A chiedere l'Amuchina e tutte altre misure come gli scanner agli ingressi erano stati gli stessi parlamentari lamentandosi del possibile a rischio di contagio da coronavirus anche a Montecitorio. Da giorni infatti molti deputati non hanno nascosto le loro preoccupati e alcuni si sono presentati anche con le mascherine durante le sedute in aula. La circolare, firmata dalla Presidenza e arrivata martedì scorso, aveva placato solo parzialmente gli animi visto che per implementare tutte le disposizioni ci vorrà del tempo. Mercoledì ad esempio il deputato FdI Alessio Butti rivolgendosi in Aula al presidente della Camera Roberto Fico si era lamentato “Agli ingressi di Montecitorio non ci sono ancora disponibili prodotti per igienizzazione ne' quelli per la misurazione della temperatura corporea. Un minimo di serietà su questo la Camera dovrebbe adottarla”. Fico però aveva assicurato che si stava provvedendo a comprare il necessario. “Siamo tutti tranquillissimi” aveva assicurato Fico.
Tra le altre misure per evitare il contagio da coronavirus alla Camaera anche lo stop a convegni, seminari ed eventi aperti a soggetti esterni, comprese quelli nelle sale a disposizione dei Gruppi parlamentari; lo stop a visite scolastiche, giornate di formazione e ogni altra iniziativa rivolta alle scuole e alle Università oltre che visite di gruppo. Giro di vite anche sulle conferenze stampa che saranno consentite solo a deputati o gruppi parlamentari, con la sola presenza di giornalisti accreditati dall’Associazione stampa parlamentare e con numero limitato di partecipanti.