Agente penitenziario del carcere di Vicenza ricoverato per Covid-19 e in coma farmacologico
Un agente della polizia penitenziaria del carcere di Vicenza è in coma farmacologico dopo essere stato trovato positivo al Coronavirus. Le condizioni dell'uomo erano peggiorate negli ultimi giorni, quando l'influenza che l'aveva colpito è diventata d'un tratto più aggressiva. Il tampone ha stabilito la presenza del virus e ora il poliziotto, un 28enne, ha bisogno di assistenza alla respirazione.
Il sindacato di polizia: I colleghi sono preoccupati, test al più presto
Come confermato all'Adnkronos da Luigi Bono, segretario provinciale di Vicenza del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), "il coma farmacologico serve per aiutarlo nella respirazione. La situazione è complessa, siamo seriamente preoccupati". Nel frattempo è scattato l'allarme anche per i colleghi dell'uomo, circa 200, e i detenuti, che a Vicenza toccano quota 400. Il segretario Bono rivela: "Riceviamo tante telefonate da colleghi preoccupati. Chiediamo – spiega Bono – che si proceda a una verifica immediata delle condizioni sanitarie" di tutti coloro che operano all'interno della casa circondariale, oltre che dei detenuti. La situazione è in continua evoluzione.
I contagi in Veneto sono 543: 13 le vittime
Il nuovo bollettino di casi accertati di contagio da Coronavirus in Veneto dice che sono 32 le positività in più rispetto a ieri, venerdì 6 marzo. In totale il numero dei contagiati sale a 543. Le cifre vengono riportate nel bollettino della Regione Veneto aggiornato alle 9 di questa mattina. Aumenta, inoltre, anche il numero dei morti: le vittime ora sono 13, con un nuovo caso che è stato registrato ieri pomeriggio.
Ilaria Capua: Non è l'Italia a diffondere il Coronavirus
La virologa Ilaria Capua, intanto, smentisce categoricamente che sia l'Italia a diffondere il Coronavirus. Secondo la virologa, infatti, il virus "ha seguito tre vie per diffondersi nel resto del mondo" partendo da Wuhan: "Una diretta in Europa, una verso gli Stati Uniti e la terza verso la Corea e l'Australia". La Capua, parlando all'Ansa, ha quindi sentenziato: "Va sfatato il mito che l'Italia ha diffuso il virus". Molte polemiche infatti erano nate da un grafico della Cnn che indicava l'Italia come l'origine della diffusione del virus. A tale mappa aveva risposto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Questa è una visione distorta della realtà. Il punto però non è la Cnn, questo è solo un esempio, perché sono anche altri i media internazionali che stanno dipingendo l'Italia in modo sbagliato. Mi chiedo quale sia l'intento. Discriminare un Paese che ha una sanità pubblica e che sta gestendo al meglio, nonostante decenni di tagli, una situazione complessa ed emergenziale in alcune zone?", aveva detto Di Maio.