Aereo con a bordo medici ed attrezzature precipita a Manila: 8 morti
Tragedia sui cieli di Manila: un aereo utilizzato per l'assistenza medica necessaria per combattere la pandemia di coronavirus (come riportato dal ‘NY Times‘) è esploso oggi in fase di decollo dall'aeroporto della città, il ‘Ninoy Aquino‘. Era destinato ad arrivare a Tokyo, in Giappone all'aeroporto ‘Haneda'. La notizia è stata diffusa dalla televisione nipponica "Nhk". A bordo c'era anche un paziente, perito insieme ad altre sette persone comprendenti equipaggio e personale medico.
Nessun superstite nell'esplosione
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di domenica, 29 marzo e le prime ricostruzioni dello schianto non lasciano spazio a superstiti così come riportato anche dall'Autorità aeroportuale internazionale di Manila in una nota ufficiale. Il sito del giornale "Manila Bulletin" riporta che l'aereo era stato noleggiato dalla Lion Air. Il paziente deceduto sarebbe di cittadinanza canadese. A bordo del velivolo ci sarebbero stati anche la compagna filippino-americana dell'uomo e sei cittadini filippini di cui quattro membri dell'equipaggio, un medico e un infermiere.
Velivolo utilizzato per trasporto forniture mediche
Il Governo delle Filippine ha confermato che la Lion Air è la società filippina utilizzata dall'Istituto di ricerca per la medicina tropicale, in prima linea nella lotta contro il coronavirus, e viene spesso adoperato per trasportare forniture agli operatori sanitari che sono in prima linea nelle province dell'arcipelago. Sono state immediatamente trasportate squadre mediche all'aeroporto subito dopo lo schianto del volo 5880
Probabile perdita di carburante
Testimonianze oculari e i primi sopralluoghi porterebbero a pensare che l'esplosione sia stata provocata da una perdita di carburante: il velivolo era stato appena rifornito con 4 tonnellate di propellente. Alcuni testimoni hanno parlato di una ‘palla di fuoco in cielo‘. "L'aereo ha preso fuoco ed è esploso mentre stava decollando dalla pista NAIA 24: l'esplosione è stata enorme" ha confermato Richard Gordon, capo della Croce rossa filippina.