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A Milano supermercati presi d’assalto e scaffali vuoti: “Non riusciamo a fare la spesa”

Supermercati presi d’assalto e scaffali vuoti quasi dappertutto a Milano dove nelle ultime ore sempre più persone si stanno accalcando all’interno dei market della città: la paura di una possibile quarantena a causa della diffusione del coronavirus in diverse città della Lombardia ha spinto i cittadini del capoluogo lombardo a fare scorta di beni di prima necessità.
A cura di Chiara Ammendola
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I supermercati presi d'assalto a Milano (Foto Fanpage.it)
I supermercati presi d'assalto a Milano (Foto Fanpage.it)
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Supermercati presi d'assalto nelle ultime ore a Milano dove in tantissimi si sono accalcati all'interno dei market della città per fare rifornimento di beni di prima necessità: a confermarlo sono gli scaffali vuoti di fronte ai quali si sono trovati i cittadini intenzionati a fare la spesa. Le persone probabilmente spinte dalla paura del contagio e da una possibile quarantena hanno deciso di riempire le dispense di casa così da prevenire possibili futuri disagi. File ai banconi e alle casse dei supermercati si registrano nelle ultime ore a Milano, dove gli scaffali sono stati praticamente svuotati: vuoti non solo quelli dei cibi freschi e deperibili come carni, pesce, formaggi e salumi ma anche quelli dei cibi secchi e a lunga conservazioni iniziano a scarseggiare. Molti quelli che si lamentano come raccontano alcune testimonianze raccolte da Fanpage.it: "Non riusciamo a fare la spesa, gli scaffali sono vuoti – esclamano alcuni – È finito il cibo fresco".

Coronavirus: oltre 130 i casi positivi in Italia

Intanto continua ad aumentare il numero di casi positivi al Coronavirus in Lombardia. Altri quattro contagiati sono stati confermati nella Bergamasca. Due di questi, un paziente e un infermiere, erano ricoverati all'ospedale di Alzano Lombardo dove nel pomeriggio è stato anche chiuso il pronto soccorso. Altri due infetti si trovano rispettivamente a Seriate e a Bergamo. In totale, il numero dei contagiati nel nostro Paese è fermo a oltre 130, dei quali una novantina solo in Lombardia, che è la regione più colpita insieme al Veneto. In entrambe le regioni scuole e musei resteranno chiusi, lezioni ed esami alle Università sono stati sospesi e stop alle manifestazioni, Carnevale di Venezia compreso. Si ricorda che il Miur ha deciso di sospendere a partire da domenica 23 febbraio 2020 le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, sia per le mete in Italia sia all'estero. Alle 17 di oggi in regione Lombardia è attesa una nuova conferenza stampa mentre è in corso un vertice di massima urgenza in Prefettura con tutte le autorità per affrontare e valutare la situazione e le misure da mettere in campo.

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