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Covid 19

Messina, è allarme per l’aumento di contagi da Coronavirus in una clinica e in una casa di riposo

Sale la preoccupazione per due due focolai di coronavirus a Messina, l’Ircss Bonino Pulejo per Neurolesi e una casa di Riposo. Nella clinica, in particolare, si registrano circa una trentina di casi, mentre nell’istituto per anziani ci sarebbero 15 persone positive al Covid-19. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si riunirà in videoconferenza con i manager delle aziende sanitarie di tutto il Messinese, attuando un piano straordinario per il contenimento dei casi.
A cura di Annalisa Girardi
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Crescono i contagi da coronavirus a Messina: in particolare, è alto l'allarme per due due focolai, l'Ircss Bonino Pulejo per Neurolesi e una casa di riposo. Nella clinica, in particolare, si registrano circa una trentina di casi, mentre nell'istituto per anziani ci sarebbero 15 persone positive al Covid-19: si attende però l'esito del tampone su un altro centinaio di soggetti tra ospiti della casa e personale, in isolamento all'interno della struttura da giovedì scorso. L'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si riunirà in videoconferenza con i manager delle aziende sanitarie di tutto il Messinese, il territorio che ad oggi registra il picco di casi da coronavirus in tutta la Sicilia.

Razza ha anche attuato un piano straordinario per il contenimento dei contagi, mentre cresce anche il numero di casi positivi ricoverati al Policlinico G. Martino. Qui sono stati trasferiti tutti i pazienti positivi del Bonino Pulejo, mentre la clinica viene sanificata. Gli ospiti ricoverati che non sono stati contagiati sono già stati trasferiti presso altre strutture sanitarie nel Messinese. L'Asp di Messina ha anche nominato un responsabile per la gestione dell'emergenza, Carmelo Crisicelli, mentre l'assessore Razza ha inviato a Messina il responsabile dell'’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato, Salvatore Scondotto. Dovrà coordinare le misure straordinarie di contenimento e assicurare l'osservanza ai protocolli ministeriali.

"Da oggi Messina potrà fare i propri tamponi e non dovrà più fare riferimento a Catania e Palermo", aveva annunciato nei giorni scorsi il sindaco Cateno De Luca, esprimendo preoccupazione per l'aumento dei casi positivi al Covid-19 nella sua città: "C'è stato anche un confronto con i direttori dell'Asp e dei nosocomi messinesi per stabilire una strategia condivisa e dare un contributo alla risoluzione del problema Covid-19 visto il picco di aumenti in città". Il primo cittadino di Messina ha anche spiegato che "al padiglione H del Policlinico c'è una struttura dedicata al Covid-19". E ancora: "Abbiamo la disponibilità di 70 posti letto malattie infettive e di 23 per terapia intensiva che potrebbero arrivare a 30. C'è anche la possibilità di creare un altro reparto dedicato con altri 50 posti per malattie infettive e arrivare ad altri 12 posti per terapia intensiva. Al Papardo ci sono sei posti per la terapia intensiva che potrebbero arrivare a 10. L'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto ha 2 posti per terapia intensiva che potrebbero arrivare ad 8. Al nosocomio di Taormina ci sono otto posti per terapia intensiva che potrebbero arrivare a dodici".

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