video suggerito
video suggerito
Covid 19

A Bergamo un morto di Coronavirus ogni mezz’ora: “Entrano negli ospedali e non li vediamo più”

Bergamo è la provincia più colpita dal Coronavirus in termini di vittime: sono 300 i morti soltanto nell’ultima settimana, tanto che è dovuto intervenire l’Esercito per trasportare le bare dei defunti in altre città. A Fanpage.it, l’assessore ai Servizi Cimiteriali di Bergamo, Giacomo Angeloni spiega: “C’è una sepoltura ogni 30 minuti, quasi come fossimo in guerra”.
A cura di Valerio Papadia
9.072 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Video thumbnail

È Bergamo la provincia italiana più colpita dal Coronavirus in termini di vittime: i morti sono stati 300 soltanto nell'ultima settimana, mentre sono quasi cinquemila, dall'inizio dell'epidemia di Covid-19, i casi di contagio. Il numero di morti è talmente alto che, qualche giorno fa, è dovuto intervenire l'Esercito: le immagini impressionanti della sfilata dei camion militari giunti per trasportare le salme in altre città per le tumulazioni, visto che i forni crematori non riuscivano a gestire l'alto numero di decessi, hanno fatto il giro del mondo. A Fanpage.it, l'assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni, ha spiegato la drammatica situazione che la città e tutta la provincia stanno vivendo: "Siamo in una situazione in cui, come ad esempio nella giornata di oggi, facciamo una sepoltura ogni mezz'ora: sono numeri quasi da guerra". "In un giorno normale – continua l'assessore Angeloni – sappiamo che muoiono 8-10 persone. Solo ieri ne sono morte 61".

Per restituire una fotografia dell'immane tragedia che il Coronavirus ha causato e sta causando nella Bergamasca, Roberta Caprini, co-titolare di un servizio di onoranze funebri, dichiara a Fanpage.it: "Riusciamo a gestire, mediamente, circa 1.400 servizi (di sepoltura, ndr) all'anno: adesso sono diventati 500 in quindici giorni". E poi, con la voce rotta dall'emozione: "Non sono numeri: sono nonni, madri, padri, amici di tutte le persone che ci chiamano per dare una sepoltura a un loro caro. Persone che entrano negli ospedali e che non vedi più, che non puoi vedere nemmeno quando sono morte, per renderti conto che è successo davvero tutto questo".

9.072 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views