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Covid 19

Bari, il sindaco, dopo le lacrime, chiude i parchi: “Tutti fuori, non è una vacanza”

Antonio Decaro è il sindaco di una Bari che sembra non volersi fermare davanti all’emergenza coronavirus. “Quelle che si vedono non sono scene da film o telefilm, sono immagini vere”. Le immagini, in diretta Facebook, delle sue lacrime mentre attraversa le vie deserte del centro cittadino barese hanno fatto il giro d’Italia.
A cura di Luisa Santangelo
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Antonio Decaro, sindaco di Bari
Antonio Decaro, sindaco di Bari
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"Questa non è una vacanza, le immagini del resto d'Italia non sono quelle di un film, sono immagini vere". Antonio Decaro è il sindaco di una Bari che non vuole fermarsi per l'emergenza coronavirus. Così tocca a lui rallentarla: è sceso in strada, è andato nei parchi e nei campetti comunali a cacciare via i ragazzini che giocavano, a mettere i lucchetti agli impianti cittadini. "Sto provando a spiegare in tutti i modi che non bisogna uscire – racconta in un'intervista a Fanpage.it – Sono andato nei parchi a convincere chi non vuole andare a casa. Alla fine ho usato catene e lucchetti per chiuderne uno, e lo farò con tutti". Nella sua città il contagio è ancora un'ombra, ma non una paura: "Qui il virus non è diffuso come in altre parti del Paese, forse per questo ancora le persone non ne hanno la percezione chiara".

La sera del 10 marzo, primo giorno di applicazione del decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per estendere le misure di prevenzione a tutto il Paese, Decaro è uscito in strada dopo il lavoro e si è fatto riprendere mentre camminava lungo corso Vittorio Emanuele. La sue lacrime di fronte alla via deserta hanno fatto il giro d'Italia. "Sono sceso per fare un sopralluogo e dimostrare ai cittadini che tutti stavano rispettando le regole. Ma quando sono arrivato in quella strada non ho retto, perché si sono accumulate le tensioni… Quella strada è un simbolo: l'abbiamo pedonalizzata, riempita di locali e di ragazzi e ragazze. Ho avuto un cedimento. Penso che sia lo stato d'animo di tutti gli italiani in questo momento".

A Bari i casi di persone positive al Covid-19 per il momento "si contano sulla punta delle dita di una mano: si sta ricostruendo la filiera delle persone che possono essere entrate a contatto con i positivi". A destare preoccupazioni sono gli incontri avuti da uno dei pazienti attualmente contagiati dal coronavirus: si tratta di una persona che lavora in un bar, a contatto con il pubblico. "Si sta cercando tra i clienti del bar, oltre che tra i suoi familiari e amici", continua Decaro. Il primo tampone positivo, nel Barese, è arrivato una settimana fa: un emigrato a Bergamo, tornato a casa nel fine settimana insieme alla moglie. Lui è ricoverato, ma adesso sta meglio. La sua coniuge non ha avuto sintomi e si è messa in quarantena fiduciaria.

"Il vantaggio è che a Bari ci sono pochi casi. Dall'altro lato, però, proprio per questo la gente si sente libera di uscire e di muoversi". Gli ospedali, nel frattempo, vengono attrezzati: i posti letto per eventuali contagiati sono stati recuperati in tutti i reparti. "Ma speriamo di non utilizzarli", continua. "Ai cittadini dico soltanto: rispettate le regole, state a casa. Se rispettate le regole ne usciremo tutti il più velocemente possibile".

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