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240 casi di Coronavirus in Lombardia, Gallera: “Per i nuovi decessi aspettiamo conferma ISS”

Sale a 240 il numero dei casi positivi al coronavirus in Lombardia. Lo ha annunciato poco fa in conferenza stampa l’assessore alla Sanità Gallera che ha però spiegato che in merito ai nuovi decessi, che ci sono stati, sarà necessaria la conferma dell’ISS per appurarne le cause: “Dobbiamo capire se i decessi sono avvenuti a causa del virus o per situazioni cliniche pregresse”.
A cura di Chiara Ammendola
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"Per i nuovi decessi da ora in avanti ci sarà un confronto con l'Istituto Superiore di Sanità per capire se le morti siano sopraggiunte a causa del coronavirus o per situazioni cliniche pregresse", lo ha specificato l'assessore lombardo al Welfare Gallera durante la conferenza stampa di oggi martedì 25 gennaio in merito all'emergenza coronavirus in Lombardia. In merito al numero di casi positivi invece ha confermato che in Lombardia sono saliti a 240: "Abbiamo effettuato più di 3500 tamponi di cui sono stati processi circa 1800 – ha spiegato l'assessore – nuovi decessi ce ne sono stati ma aspettiamo di avere il via libera dell'ISS per annunciarli proprio per capirne la causa".

Quasi 3500 i tamponi effettuati: 1800 quelli processati

Poi la risposta in merito a mascherine e tamponi di cui ha sottolineato non vi sono emergenze: "Rispetto alla zona rossa ho ripetuto più volte che c'era necessità di recuperare brevi ritardi, ho verificato pochi minuti fa che tutti gli operatori del presidio ospedaliero di Codogno sono stati tamponati, stiamo continuano a fare tamponi a persone della zona rossa – ha spiegato – e stiamo distribuendo mascherine a medici generali che non ce l'hanno ancora". Poi ha rassicurato che nessun reparto di nessun ospedale della Lombardia sta chiudendo: "Ci sono alcuni medici che sono in isolamento quindi stiamo aprendo altro ambulatorio per la sostituzione di questi medici. In merito alle donazioni di sangue, nessuno stop invece come qualcuno ha ipotizzato, anzi come sempre è necessario donarlo".

Fontana: Conte ha rettificato il suo errore, ospedale di Codogno non ha sbagliato nulla

Alla conferenza era presente anche il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana che ha parlato di una "situazione stabilizzata" in  merito ai provvedimenti che dovevano essere assunti e che sono entrati tutti in vigore: "La popolazione sta reagendo in maniera composta, seria e civile. Stiamo aspettando che passino quei 4/5 giorni per capire se i provvedimenti siano efficaci o meno. Siamo molto sereni e fiduciosi dell'esito positivo che avrà situazione". E poi un accenno alle parole del premier Conte che aveva puntato il dito contro l'ospedale di Codogno e una eventuale cattiva gestione dell'emergenza coronavirus: "Ritengo questa affermazione un errore e infatti il presidente Conte ha oggi stesso rettificato: l'ospedale di Codogno non ha commesso nessun errore, ha rispettato i protocolli del ministero e anzi, ha fatto un passo in più – ha spiegato il governatore Fontana – ed ecco perchè mi sono un attimino innervosito".

Fontana: Presenti a comuni della zona rossa

Infine sulle parole del sindaco di Casalpusterlengo che ha detto che i comuni della zona rossa sono stati abbandonati dal governo ha detto: "Stiamo facendo di tutto per far sentire la nostra presenza a quei comuni che stanno affrontando questa delicata situazione. Ma comprendo tutte le parole del sindaco in questa delicatissima situazione".

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