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Cordovado, l’ex militare barricato in casa si è arreso e ha consegnato le armi che aveva con sé

Dopo circa 50 ore, l’ingegnere 55enne ha deciso di collaborare con le forze dell’ordine. L’uomo si era chiuso in casa dopo essersi rifiutato di consegnare ai carabinieri le armi che detiene a uso sportivo in mancanza di una conferma del provvedimento di detenzione.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è finalmente sbloccata la situazione a Cordovado, in provincia di Pordenone, dove ormai da due giorni un ingegnere 55enne era asserragliato in casa sua. 

L'uomo, friulano, si è arreso e ha consegnato ai carabinieri le armi che deteneva, al termine di un lungo negoziato. I militari dell'Arma sono all'interno dell'appartamento a colloquio con lui. Già nelle ultime ore si era aperto un canale di dialogo con il 55enne, che ha prestato servizio militare nell’Arma dei carabinieri ed è un ex giocatore di basket, e i negoziatori.

Il 55enne mercoledì mattina si è chiuso in casa dopo essersi rifiutato di consegnare ai carabinieri le armi che detiene a uso sportivo in mancanza di una conferma del provvedimento di detenzione. Una misura emessa dopo alcuni esposti dei vicini di casa contro l'uomo che avrebbe manifestato, in diverse occasioni, comportamenti violenti legati al possesso di fucili e pistole.

Nelle ore successive alla decisione di barricarsi nell'abitazione, l'ingegnere ha cominciato a postare video sul proprio canale YouTube, tra i quali uno nel quale con voce delirante dice: "Voglio che tutti abbiano a disposizione quello che succederà".

“Io amo la vita, io amo tantissimo la vita, lo dico e lo ripeto: devi portarmi all'insano gesto, devi faticare, però, perché io sono estremamente stabile, fisicamente e mentalmente”: avrebbe detto ancora in uno dei filmati. “Io non ho paura: vuoi spararmi?” prosegue, rivolgendosi al negoziatore con cui tratta da ieri. “Non ho paura, ma quello che devi fare è convincermi a spararmi. Purtroppo per te, ti ho detto che quello sarà il tuo obiettivo, se non vuoi trovare soluzioni vere”.

In realtà nelle ultime ore non ha più postato nulla ed è stata avviata un'interlocuzione anche con gli specialisti dell'Arma. Circostanza che fa sperare in un epilogo in cui non sia necessaria un'irruzione da parte delle forze speciali, che continuano a presidiare l'area. "L'intenzione comunque – ha detto il comandante dei Carabinieri Roberto Spinola – è quella di salvaguardare l'incolumità di tutti, a partire dall'interessato".

In questo contesto surreale, la piccola comunità di Cordovado si è divisa sulla vicenda: "Non si può bloccare un intero paese per una creatura umana": ha detto una residente. La donna, un'anziana, si è fatta portavoce del malcontento di molti suoi concittadini:

Le attività commerciali del centro non sono raggiungibili: speriamo che questa vicenda si risolva al più presto, perché coinvolge davvero tante persone. L'auspicio di tutti è che quest'uomo, che quasi nessuno di noi ha mai incontrato, si consegni spontaneamente, anche perchè non ha ancora commesso alcun grave reato. I medici potranno certamente aiutarlo a superare questo momento delicato".

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