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Peter Neumair e Laura Perselli uccisi a Bolzano

Coppia uccisa a Bolzano, Benno Neumair resta in carcere: per il Gip c’è pericolo di fuga

Secondo gli inquirenti il trentenne, indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, potrebbe reiterare il reato (inquinamento probatorio), inquinare le prove e darsi alla fuga. Stamattina, durante l’interrogatorio di garanzia, Benno Neumair si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Davide Falcioni
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Benno Neumair, il giovane bolzanino accusato di aver ucciso il 4 gennaio i genitori Laura Perselli e Peter Neumair, deve restare in carcere. A stabilirlo il gip del Tribunale di Bolzano Carla Scheidle. Secondo il pubblico ministero Igor Secco, il figlio della coppia scomparsa dalla sera del 4 gennaio scorso dalla conca di Bolzano che è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, potrebbe reiterare il reato (inquinamento probatorio), inquinare le prove e darsi alla fuga. Questa mattina il trentenne, insegnante di matematica, laureato in sport e nutrizione all’Università di Innsbruck, appassionato di culturismo, è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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"Non c’è stato tempo materiale neppure per esaminare le carte, non poteva rispondere su una investigazione che è stata intensa, molto approfondita, sono oltre mille pagine e lo ha fatto anche su nostro consiglio – ha commentato l’avvocato Flavio Moccia che in questo caso è coadiuvato dal collega Angelo Polo – c’è una serie di elementi che secondo l’ottica dei pubblici ministeri sono stati idonei per emettere questo provvedimento di natura eccezionale emesso dal pm e non dal giudice. Il quadro indiziario è quello, è grave".

"Benno Neumair sa di essere indagato dal 18 gennaio, è buttato fuori di casa e cosa fa, rimane in città, rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria, Benno Neumair che quando sa di avere in esecuzione un provvedimento di fermo si consegna spontaneamente alla Procura – prosegue l’avvocato Polo – Benno è molto provato, sta affrontando questa esperienza con angoscia in una cella del carcere di via Dante attualmente in solitudine”.

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