Coppia scomparsa a Bolzano: Laura Perselli è stata strozzata con delle corde
Aggredita con delle corde. Così, secondo l'autopsia è stata strangolata Laura Perselli. È quanto emerge dell'autopsia effettuato sul corpo della donna di 68 anni, rinvenuto lo scorso 6 febbraio nelle acque dell'Adige a quasi un mese dalla scomparsa. Secondo le ipotesi della Procura la donna sarebbe stata uccisa al rientro a casa in via Castel Roncolo, il pomeriggio del 4 febbraio, alcune ore dopo l'omicidio del compagno Peter Neumair. Nella ricostruzione del gip che ha chiesto la custodia cautelare per il figlio della coppia Benno Neumair, Laura sarebbe stata uccisa per coprire l'omicidio di Peter, vero obiettivo del delitto. Padre e figlio, infatti, da tempo avevano un rapporto conflittuale.
Dopo le 16, al suo rientro nella villetta, Peter, il cui corpo non è ancora stato trovato, sarebbe stato aggredito e assassinato dal figlio. Alcune ore dopo, intorno alle 21, quando alcune operazioni di depistaggio e pulizia erano già state effettuate, è toccato a Laura, rincasata dopo aver assistito l'anziana madre tutto il pomeriggio. È lo scarto temporale tra lo spegnimento del cellulare di Peter e quello di Laura a far ritenere che il delitto sia avvenuto in due fasi. Dopodiché Benno – sempre secondo i giudici – avrebbe messo in atto clamorosi depistaggi.
Nei giorni seguenti al delitto, come emerge dalle indagini, Benno avrebbe continuato a svolgere le sue attività quotidiane, compreso l'appuntamento in un centro estetico per un trattamento di dermopigmentazione al cuoio capelluto. Le operatrici del centro lo hanno immediatamente riconosciuto come il figlio della coppia scomparsa per il cognome usato da Benno: Perselli, quello della madre.