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Coppia scomparsa a Bolzano, il figlio Benno Neumair non risponde ai magistrati

Dopo lo stato di fermo con l’accusa di duplice omicidio nei confronti dei genitori, i due insegnanti di 63 e 68 anni in pensione scomparsi il 4 gennaio 2021 a Bolzano, Benno Neumair si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il ragazzo era stato convocato con i suoi legali dopo la notifica dello stato di fermo e a quel punto si sarebbe costituito spontaneamente senza però confessare.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Benno Neumair è da ieri in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere dei propri genitori, la coppia scomparsa a Bolzano. Nel corso della mattinata si è tenuto l'interrogatorio di garanzia del Tribunale a Bolzano e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dal 4 gennaio i suoi genitori erano scomparsi dalla loro abitazione di via Castel Roncolo. Il 63enne e la moglie di 68 erano insegnanti in pensione ed erano scomparsi senza apparentemente lasciare traccia.

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La notte della scomparsa

Il 30enne, giovane insegnante di matematica appassionato di sport, è stato fermato dai carabinieri su provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica in seguito ai nuovi elementi acquisiti nel corso delle indagini che avevano portato il giovane a essere convocato insieme ai suoi legali. A quel punto Benno si sarebbe costituito spontaneamente perché i legali avevano ricevuto poco prima un'ordinanza di fermo, ma non ci sarebbe stata una confessione e ora si rifiuta di rispondere ai magistrati. Le forze dell'ordine sono impegnate dal 5 gennaio scorso nelle ricerche della coppia in pensione.

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Negli ultimi giorni è stato setacciato il letto del fiume Adige e i suoi argini nei pressi del ponte Ischia-Frizzi, a sud di Bolzano. Gli inquirenti hanno concentrato le ricerche in quella zona dopo il ritrovamento di una traccia di sangue. La notte tra il 4 gennaio e il 5 l'aveva trascorsa a Ora, paesino della Bassa Atesina da una donna che aveva conosciuto poche settimane prima. Benno aveva lasciato fuori dal piatto della doccia della casa della ragazza i vestiti con i quali era arrivato. La ragazza ha lavato i vestiti indossati da Benno e ha poi consegnato alla procura gli abiti poi analizzati dai carabinieri.

L'avvocato del 30enne ha dichiarato che appare "molto provato" nella cella del carcere di via Dante. "Per il momento è in solitudine, ma è molto angosciato – spiega l'avvocato Flavio Moccia – io e il collega Angelo Polo abbiamo pensato fosse necessario prepararlo a una circostanza di questo tipo. Sono convinto però che riusciremo a dimostrare la sua estraneità ai fatti di cui è sospettato".

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