Coppia massacrata con la roncola dall’ex della figlia: Andrea Bandini ha confessato, li minacciava da tempo
Si chiama Andrea Bandini e ha 25 anni il presunto responsabile della brutale aggressione ai danni di una coppia di coniugi di Genova. Il giovane, nato in Russia ma con cittadinanza italiana, è l’ex fidanzato della figlia di Angelo Imporzani, 62 anni, e Karin Dupres, 64 anni, i due coniugi aggrediti a colpi di roncola lo scorso 9 giugno nella loro casa a Celesia di San Colombano Certenoli (Genova).
Bandini, a quanto emerso, avrebbe sostanzialmente confessato il tentato omicidio della coppia. Lo ha fatto rendendo spontanee dichiarazioni ai carabinieri e poi ha ribadito le sue parole durante l'interrogatorio davanti al pubblico ministero. Andrea Bandini è accusato del duplice tentato omicidio della coppia a Genova e anche di aver sgozzato il cane dei due, reati aggravati dalla crudeltà.
A quanto emerso, il giovane aveva detto alla ex compagna che le avrebbe fatto del male se non fosse tornata con lui. E alla fine lo ha fatto colpendo sua madre e suo padre, oltre al cagnolino di casa. Bandini e la figlia dei coniugi feriti erano stati insieme cinque anni, ma ormai la loro storia era finita da tempo. Ma lui continuava a scriverle e anche a minacciarla.
La brutale aggressione si è consumata poco prima delle 22 del 9 giugno: l’indagato, secondo la ricostruzione, ha preparato nei dettagli il suo piano. Venerdì scorso l’uomo ha lasciato la casa dove vive in affitto a Chiavari e staccato il cellulare. Poi si è trasferito in una casa disabitata a pochi metri dall'abitazione dei genitori della sua ex, probabilmente per controllarne la routine. A quel punto ha aspettato la domenica per agire: poco dopo le 21 si è arrampicato lungo la parete esterna della villetta fino a raggiungere la terrazza della casa dove Karin Dupres, mamma della sua ex, stava per chiudere le imposte. Con una roncola l’ha colpita più volte al viso e alla testa. Sgozza il cane trovato in casa e poi colpisce il marito della donna che esce dal bagno.
Finita la mattanza, il 25enne ruba le chiavi delle due auto degli Imporzano e scappa a tutta velocità con una Fiat 500. Dopo poche curve è uscito di strada ed è scappato a piedi nel bosco. Intanto le urla delle vittime avevano spinto i vicini a chiamare i carabinieri, che subito hanno iniziato a cercare l’aggressore. Il giovane verrà trovato in un rifugio. Portato in caserma ammette le sue responsabilità e poi confessa anche davanti al pm. Per lui, l'accusa contestata è duplice tentato omicidio continuato e aggravato dalla crudeltà e uccisione di animali.