Coppia gay rifiutata in un B&B: “Siete un problema per altri ospiti, questione di marketing”
“Siete un problema per altri ospiti” così un B&B di Busca, in provincia di Cuneo, ha rifiutato la prenotazione di una coppia gay dopo aver scoperto dell’omosessualità dei due che volevano semplicemente affittare una stanza. A denunciare l’accaduto, avvenuto alcuni giorni fa, è stata la stessa vittima della discriminazione che aveva preso contatti attraverso la piattaforma Booking.
L’uomo si è rivolto al giornale Gay.it raccontando della telefonata con i gestori della struttura ricettiva. Durante la telefonata per avere maggiori informazioni, dopo essersi assicurato della disponibilità dei posti, aveva chiesto se fosse un problema presentarsi col compagno. A questo punto la signora dall’altro lato avrebbe confermato le difficoltà pur tenendo a chiarire di avere amici gay. Un concetto ribadito poi anche allo tesso giornale web che si è finto altro cliente gay, ottenendo le stesse riposte.
“Non vorremmo mai avere problemi con gli altri ospiti, potrebbero irritarsi, questa è una struttura che ha più di dieci anni” ha affermato dal B&B una donna, aggiungendo: “Io ho anche amici gay e so che ci sono comunque altre strutture che vi accolgono”. Affermazioni che si configurano effettivamente come una discriminazione per coppie omosessuali.
"Gli omosessuali preferiamo non vengano perché non vogliamo rischiare che la nostra struttura finisca nei circuiti dei loro siti. È più una questione di marketing. Ci siamo creati una certa clientela e vogliamo tutelarla", ha spiegato anche a Repubblica la stessa titolare della struttura che si affaccia sulle campagne piemontesi ed è un luogo molto apprezzato dalle famiglie e dalle coppie, almeno stando alle valutazioni online.
"Un atto discriminatorio è sempre grave, ma in questo momento è doppiamente grave che e persone si sentano libere di mettere in atto azioni di questo tipo senza nessuna remora. Questo governo sta legittimando questo tipo di pensiero", ha commentato Elisabetta Solazzi, presidente dell'Arcigay di Cuneo. Il caso intanto arriva in procura dove Assoutenti ha annunciato un esposto. "La legge italiana non prevede che una struttura ricettiva possa rifiutare un cliente sulla base del suo orientamento sessuale" afferma il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso, per il quale "il soggiorno può essere negato solo nei casi in cui non vi siano alloggi disponibili, o se il cliente non dispone di documenti identificativi". L'associazione chiede agli enti preposti di "valutare il ritiro della licenza al titolare del b&b e la chiusura dell'esercizio".