Coppia aggredita a colpi di roncola a Genova, c’è la svolta: fermato l’ex fidanzato della figlia
Svolta nel caso della coppia aggredita a colpi di roncola. È stato individuato dai carabinieri di Genova, in un'area boschiva, un rifugio di Santo Stefano d'Aveto, una persona che si ritiene possa essere il responsabile dell’aggressione. Si tratta di un uomo di 25 anni, ex della figlia delle due vittime, che si era reso irreperibile. "In base ai gravi elementi di reità individuati dai carabinieri, la procura ha appena disposto il fermo", è quanto fanno sapere i carabinieri.
Il giovane è sospettato di aver aggredito a colpi di mannaia una coppia di 60enni nella loro abitazione nell'entroterra di Genova. I coniugi Angelo Imporzani e Karin Dupres sarebbero rimasti vittima di un agguato dunque, un'azione premeditata e non una rapina come emerso in un primo momento. Marito e moglie sono stati aggrediti nella notte tra domenica e lunedì nella loro abitazione di Celesia a San Colombano Certenoli e sono attualmente ricoverati in gravi condizioni al San Martino di Genova per gravi ferite al capo e agli arti superiori. Nell'agguato gli aggressori hanno ucciso anche il cagnolino della coppia.
I carabinieri della compagnia di Chiavari hanno trovato anche l'auto usata nella fuga dagli aggressori a poca distanza dall’abitazione. I carabinieri avrebbero ben presto scartato l'ipotesi di un'aggressione per rapina per seguire la pista di una violenza premeditata. Il fascicolo aperto dalla Procura di Genova per duplice tentato omicidio a carico di ignoti consentirà di eseguire gli accertamenti sulla roncola trovata in auto e sulle impronte lasciate sul posto. Ieri gli inquirenti avevano subito ascoltato i figli della coppia, Daniel e Giulia.
Il pm ha disposto il fermo per tentato omicidio aggravato a carico del 25enne: la struttura in cui si era nascosto è stata circondata e i carabinieri sono entrati bloccando l'uomo. Interrogato in procura, è stato poi accompagnato in carcere a Marassi. Secondo le prime informazioni l'uomo, che non si rassegnava alla fine della relazione, aveva scritto alla ragazza alcuni messaggi minacciando la madre e il cane.
Venerdì scorso l'uomo, secondo la ricostruzione, aveva lasciato la propria abitazione dove si trovava in affitto e deciso di non utilizzare più il proprio telefono. Poi, forse il giorno dopo, si è introdotto in una casa disabitata a pochi metri dall'abitazione dei genitori della sua ex, probabilmente per controllarne la routine. La domenica sera, intorno alle 22, si sarebbe arrampicato lungo la parete esterna fino a raggiungere la terrazza della casa dove, in quel momento, Karin Dupres stava per chiudere le imposte. Subito l'ha colpita con la roncola al viso e alla testa e la donna ha urlato, chiamando il marito in aiuto mentre lui, entrato nella camera da letto, ha ucciso il cane.
Poi avrebbe colpito con altrettanta veemenza il marito della donna in bagno. A quel punto è scappato con l'auto dei coniugi. Presa la 500, dopo poche curve è uscito di strada ed è scappato a piedi nel bosco. Una segnalazione secondo cui il giovane si era allontanato verso un rifugio tra i boschi a 2 ore a piedi da Santo Stefano d'Aveto ha portato i carabinieri a raggiungere un rifugio.