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Cambiamenti climatici

Copernicus: “Caldo record nell’estate 2023”. Guterres (ONU): “Iniziato il collasso climatico”

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, secondo cui “il nostro clima sta implodendo più velocemente di quanto siamo in grado di gestire, con eventi meteorologici estremi che colpiscono ogni angolo del pianeta”.
A cura di Davide Falcioni
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"Il collasso climatico è iniziato". Ad affermarlo in una nota il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, secondo cui "il nostro clima sta implodendo più velocemente di quanto siamo in grado di gestire, con eventi meteorologici estremi che colpiscono ogni angolo del pianeta". Il numero uno dell'ONU ha inoltre ricordato come "gli scienziati hanno da tempo messo in guardia dalle conseguenze della nostra dipendenza dai combustibili fossili", ma agli allarmi della comunità scientifica non sono seguiti interventi efficaci da parte dei governi, soprattutto di quelli dei paesi più ricchi del mondo.

Non è la prima volta che Guterres lancia moniti affinché vengano presa sul serio le conseguenze della crisi climatica. Nel novembre dello scorso anno, alla vigilia della Cop27, disse che "l'umanità ha una scelta da compiere: o cooperare sul clima o morire, o andare verso una solidarietà sul clima o il mondo rischia un suicidio collettivo". Qualche mese dopo lo stesso Guterres aveva ribadito la necessità di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica perché lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento dei livelli di mari e oceani minacciano "un esodo di massa di intere popolazioni su scala biblica".

Copernicus: "L'estate 2023 la più calda di sempre (finora)"

Gli allarmi lanciati dal Segretario Generale dell'ONU sono ampiamente sostenuti anche dagli ultimi dati divulgati oggi dall'osservatorio europeo Copernicus, secondo cui il 2023 sarà probabilmente l’anno più caldo della storia, almeno fino ad ora. L’estate che volge al termine ha fatto infatti registrare nei mesi di giugno, luglio e agosto le temperature medie globali più alte mai misurate.

Nell'ultimo trimestre ondate di caldo, siccità e incendi hanno colpito l'Asia, l'Africa, l'Europa e il Nord America, con un impatto drammatico sulle economie, sugli ecosistemi e sulla salute umana. La temperatura media globale nei mesi di giugno, luglio e agosto è stata di 16,77 gradi, superando il precedente record del 2019 di 16,48°C, ha affermato in un rapporto il Copernicus Climate Change Service (C3S) dell'Unione europea.

Si tratta di 0,66°C in più rispetto alle medie del periodo 1991-2020, già caratterizzato dall’aumento delle temperature medie in tutto il mondo a causa del riscaldamento globale causato dalle attività umane. E ben al di sopra – circa 2 decimi – del precedente record del 2019. Luglio è stato il mese più caldo mai misurato, agosto 2023 è ora al secondo posto, specifica Copernicus. E nei primi otto mesi dell’anno, la temperatura media del globo è "solo 0,01°C in meno rispetto al 2016, l’anno più caldo mai misurato".

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