Cop27, l’ONU dice che il mondo rischia un suicidio collettivo sul clima
"L'umanità ha una scelta da compiere: o cooperare sul clima o morire, o andare verso una solidarietà sul clima o il mondo rischia un suicidio collettivo": lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nel suo intervento nel corso della prima giornata della Cop27, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che quest'anno si sta svolgendo a Sharm El-Sheikh, in Egitto.
Molti gli argomenti toccati: dalla crisi energetica alla lotta ai cambiamenti climatici, dalle conseguenze della guerra in Ucraina alla lotta alla fame. Secondo il numero uno dell'ONU serve un patto di solidarietà climatica "in cui tutti i Paesi compiono uno sforzo supplementare per ridurre le emissioni in questo decennio, in linea con l'obiettivo di 1,5 gradi. Un Patto in cui i Paesi più ricchi e le istituzioni finanziarie internazionali forniscono assistenza tecnica e finanziaria per aiutare le economie emergenti ad accelerare la propria transizione verso le energie rinnovabili".
Lo scopo comune deve essere quello di "porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili e alla costruzione di impianti a carbone, eliminando gradualmente il carbone nei Paesi OCSE entro il 2030 e ovunque entro il 2040″. Un'impresa da compiere nei prossimi 18 anni che alla luce del conflitto in Ucraina e della conseguente crisi energetica sempre impossibile.
Secondo Guterres il patto tra Paesi ricchi e poveri "fornirà energia universale, accessibile e sostenibile per tutti". "Le economie sviluppate ed emergenti si uniscono attorno a una strategia comune e uniscono competenze e risorse a beneficio dell'umanità" e "le due maggiori economie – Stati Uniti e Cina – hanno una particolare responsabilità nell'unire gli sforzi per rendere questo patto una realtà".
Meloni: "Italia impegnata per la decarbonizzazione"
A margine dei lavori della Cop 27, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un incontro bilaterale con Guterres, in cui si è parlato della collaborazione tra l'Italia e l'Onu per affrontare le principali sfide globali, inclusa la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre Meloni ha confermato a Guterres il pieno sostegno italiano alla mediazione dell'Onu in Libia e state discusse le ripercussioni della guerra di aggressione russa all'Ucraina, in particolare riguardo alla crisi alimentare che colpisce soprattutto i Paesi più vulnerabili e specialmente l'Africa.
Ma la Presidente del Consiglio ha parlato anche di lotta al cambiamento climatico: "Siamo in un momento cruciale nella lotta al cambiamento climatico e siamo tutti chiamati ad affrontare lo scenario complesso aggravato dalla pandemia e dalla guerra. Dobbiamo perseguire una giusta transizione. L'Italia rimane fermamente convinta nel perseguire la decarbonizzazione nel pieno rispetto degli Accordi di Parigi". "Ridurremo le emissioni del 55% entro il 2030 per raggiungere la neutralità al 2050", ha aggiunto Meloni. "Sappiamo come sono i disastri climatici, lo abbiamo visto, soprattutto per il dissesto idrogeologico". "Lottare contro il cambiamento climatico è uno sforzo comune". Negli ultimi mesi, "abbiamo sperimentato i suoi drammatici effetti in tutta Europa, in Pakistan, nel Corno d'Africa e in molte altre regioni del pianeta. Siamo tutti chiamati a compiere sforzi più profondi e rapidi per proteggere il nostro pianeta, la nostra casa comune. Dovremo mantenere le persone al centro e combinare sostenibilità ambientale, economica e sociale", ha detto Meloni.