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Controlli anti-cellulare alla maturità: una spesa di almeno 2 milioni di Euro

Anche quest’anno la maturità si avvicina per i ragazzi delle superiori e tra i presidi di tutta Italia si fa sempre più preoccupante il problema dell’utilizzo illecito dei dispositivi elettronici durante le prove di maturità.
A cura di Laura Murino
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L’Associazione Nazionale Presidi (Anp) avrebbe chiesto al Ministero dell'Istruzione, secondo quanto riporta skuola.net, che ogni scuola venga dotata di strumenti che rilevino la presenza di supporti tecnologici accesi o in stand-by. Infatti, per rendere efficace il divieto, ricordato in questi giorni da una nota del Ministero, di utilizzare cellulari, tablet e penne a luce ultravioletta o infrarossa durante le prove della maturità, i controlli ordinari messi in atto dai docenti che supervisionano gli esami non sembrano essere sufficienti a contrastarne l'impiego di supporti tecnologici da parte dei maturandi. Tuttavia,  skuola.net ha stimato che il costo complessivo per rifornire di tale strumentazione tutte le sedi che ospitano classi quinte si aggirerebbe intorno ai 450.000 e 2.250.000 euro. Infatti, le classi da sorvegliare che si apprestano a sostenere l’esame di diploma superiore sarebbero 22.500, senza contare locali quali i bagni, da moltiplicate per il costo di un dispositivo che può andare dai 20€ ai 100€.

Ai problemi prettamente economici, si aggiungono quelli burocratici. Un dirigente amministrativo della Pubblica Amministrazione, infatti, ha spiegato a skuola.net che per comprare tali dispositivi bisognerebbe pubblicare un bando europeo che avrebbe una durata compresa tra i 4 e i 6 mesi, visto che la Consip sembra attualmente non esserne fornita. Davanti, quindi, a una richiesta attualmente impraticabile, se non attraverso l’utilizzo dei fondi dei singoli istituti già ridotti al minimo, l’Anp ha avanzato la richiesta che venga perlomeno vietato ai siti per studenti di pubblicare le tracce delle prove prima del limite minimo per la consegna del compito. "La proposta dei presidi allo stato attuale sembra essere tecnicamente impraticabile. Più semplice invece porre un codice di autoregolamentazione per i siti specializzati per evitare che si pubblichino le soluzioni delle tracce anzitempo" ha commentato Daniele Grassucci, Responsabile delle Relazioni Esterne del portale, aggiungendo infine che Skuola.net “da due anni ha un gentlemen agreement con la Polizia delle Comunicazioni per pubblicare le soluzioni solo dopo il tempo minimo di consegna delle prove. In questo modo chi ha concluso la prova nei tempi minimi, può fruirne liberamente senza violare alcuna regola”.

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