Contagi sulle navi Msc crociere, i passeggeri pronti a chiedere un risarcimento
Dalle parole ai fatti. Alcuni passeggeri delle navi Msc crociere, dove in questi giorni si sono registrati numerosi casi positivi al Covid-19, hanno deciso di ricorrere alle vie legali. Risale ai primi di gennaio la notizia del focolaio scoppiato a bordo della Msc Grandiosa, dove sono stati registrati circa 150 passeggeri positivi. Un viaggio di Capodanno che si è trasformato in un vero incubo per numerosi croceristi risultati positivi o chiusi in cabina anche per due o tre giorni perché contatto stretto di positivi. In quei giorni a bordo della nave c'era anche l'avvocato Gianlupo Macolino che insieme ad altri passeggeri ha deciso di far partire una serie di contestazioni individuali per ottenere un risarcimento. "Siamo in una fase preparatoria, non c'è nessun giudizio ovviamente – spiega l'avvocato Macolino – al momento sto seguendo una ventina di nuclei familiari che si sono contagiati o hanno subito disagi legati al Covid-19″.
La class action dell'associazione Codici
Anche l'associazione Codici sta offrendo assistenza legale ai croceristi rimasti coinvolti, direttamente o indirettamente, nei cluster scoppiati sulle navi e in particolare si sta concentrando sulle navi Msc Grandiosa e Msc Fantasia. “Nel caso della Msc Fantasia – riferisce Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – nei giorni scorsi a Genova c’è stato uno sbarco di passeggeri positivi. La crociera è poi ripartita per completare il tour nel Mediterraneo, ma bisogna chiarire un punto. La presenza di contagi a bordo dà diritto al recesso, come previsto dalle direttive europee e dal Codice del Turismo, in quanto pone a rischio la salute umana”. “Per quanto riguarda, invece, la Msc Virtuosa – prosegue Gallotta –, la crociera che si è conclusa domenica scorsa negli Emirati Arabi ha visto la cancellazione della maggior parte delle tappe, con il divieto di scendere a terra per i passeggeri. Tutto questo sembrerebbe a causa dei contagi registrati sulla nave a fine dicembre. Quando la crociera subisce modifiche così significative, come la cancellazione di tappe, a prescindere dalla causa il passeggero ha diritto alla riduzione del prezzo. Ed è quello che stiamo chiedendo con le azioni che abbiamo avviato”.
La replica di Msc Crociere
Msc Crociere ha risposto con una nota alle proteste dei passeggeri, spiegando punto per punto le misure adottate a bordo. “I protocolli di salute e sicurezza di MSC Crociere sono stati studiati insieme alle autorità competenti, nazionali e internazionali, e sono stati da esse validati. Essi rappresentano i protocolli più avanzati disponibili a livello globale e prevedono che le navi vengano continuamente disinfettate e sanificate, e che i passeggeri eventualmente contagiati siamo immediatamente isolati in apposite zone della nave, insieme ai loro contatti stretti, e sbarcati nel primo porto disponibile. Anche la gestione dei casi positivi viene operata su indicazione e in accordo con le autorità sanitarie dei paesi che ospitano le nostre navi. Come da accordi con le stesse autorità, eventuali casi positivi possono rimanere a bordo per una o due tappe fino a raggiungere il porto idoneo al loro sbarco. Essi restano, comunque, in isolamento in una parte apposita della nave – come se fosse un quartiere di una città – che non ha alcun contatto con il resto della medesima, dispongono di personale dedicato e non entrano mai in contatto con il resto della nave, né con gli altri passeggeri. Sistemi avanzati di aria condizionata impediscono, inoltre, il ricircolo della stessa. La MSC Crociere ha inoltre spiegato nella nota di aver fornito ai propri passeggeri la possibilità di disdire la crociera senza penali fino a poche ore prima dell'imbarco. La Compagnia ribadisce, in ogni caso, la massima disponibilità nei confronti dei propri ospiti per cancellazioni, rimborsi e riprogrammazione delle crociere. Infine la compagnia ha fatto sapere di aver attivato una specifica copertura assicurativa che garantisce alle persone contagiate il rimborso della crociera, dei costi di un’eventuale permanenza all’estero nelle strutture Covid appositamente predisposte e del ritorno a casa.”