Coniugi morti nell’incidente ad Ancona: il conducente della BMW aveva avuto mancamenti, accertamenti in corso
Aveva avuto in passato dei mancamenti l'operatore scolastico alla guida della BMW che lo scorso 4 gennaio ha provocato un incidente ad Ancona nel quale sono morti la dottoressa Lucia Manfredi e il marito Diego Duca, soccorritore del 118 dell'ospedale di Perugia. È quanto è emerso dalle ultime analisi effettuate dagli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Paolo Gubinelli, che dunque si starebbero concentrando sulle condizioni di salute dell'uomo.
È possibile, dunque, che il bidello si sia sentito male mentre alla guida dell'auto e poi ne abbia perso il controllo. L'uomo infatti prendeva dei farmaci perché in passato sveniva, perdeva i sensi. Gli è successo sempre quando si trovava in casa, mai fuori. Farmaci che si prescrivono anche a chi soffre di crisi epilettiche.
Il bidello non avrebbe avuto una diagnosi della patologia ma questo è oggetto di accertamenti. Intanto sul fronte della velocità a cui andava la Bmw la scatola nera che aveva a bordo ha fornito i dati utili alla polizia locale: la vettura superava i cento chilometri orari quando ha impattato sulla Fiat Panda, ferma allo stop di via Aso. Un testimone aveva visto l'auto scendere a velocità sostenuta lungo la discesa di via Esino ma non ha visto l'impatto con l'utilitaria. Lì il limite è 50 chilometri orari.
Il bidello oltre che per duplice omicidio stradale è indagato anche per interruzione di pubblico servizio, per la centralina del gas danneggiata a causa dell'incidente e l’erogazione del gas rimasto chiuso fino al giorno dopo per alcune famiglie. Dal giorno dell’incidente non è più tornato a scuola ed è sotto choc per l’accaduto. Non ricorda bene quella mattina. "L'auto è impazzita, non la comandavo più. Ci sono due morti? Io non li ho visti", avrebbe detto subito dopo l'incidente.