Coniugi 80enni morti nella casa andata a fuoco a Bagno a Ripoli, non fu un incidente: fermato 46enne

La morte di due 80enni di Bagno a Ripoli non sarebbe stata un incidente. Secondo le prime informazioni, i due corpi furono trovati in una casa andata a fuoco lo scorso 5 dicembre e gli investigatori avevano subito privilegiato la pista dell'incidente. Chi indaga, però non ha mai escluso neppure l'ipotesi di una morte causata da terzi e infatti, stando alle ultime novità, i due coniugi sarebbero stati picchiati. uccisi e poi rapinati. La casa sarebbe stata data alle fiamme per far sembrare il tutto un incidente.
Con l'accusa di omicidio, rapina aggravata e tentativo di occultamento di cadavere è stato fermato un uomo di 46 anni del quale, però, non si sa ancora nulla. Anche il movente sarebbe in via di accertamento, ma quello che per ora appare certo è che l'incendio sarebbe stato appiccato per cancellare le tracce del delitto. Le due vittime sono moglie e marito di 84 e 83 anni e secondo gli investigatori, la rapina sarebbe avvenuta per una dinamica legata all'usura.
La svolta è giunta a una settimana dai fatti, dopo che il terratetto era stato posto sotto sequestro dalle autorità. Sulle prime era stato ipotizzato che il rogo si fosse sviluppato per un cortocircuito, ma i successivi accertamenti hanno portato ad appurare che l'origine delle fiamme era in realtà dolosa.
Le attività di natura tecnica, fa sapere la procura fiorentina in una nota, l'esito dell'autopsia e la comparazione di tracce del reato ed elementi raccolti sulla scena del crimine hanno consentito di collocare l'indagato all'interno dell'abitazione. Secondo quanto emerso, l'uomo fermato avrebbe ucciso i due coniugi con estrema violenza. Le due vittime si chiamavano Umberto Della Nave, 84 anni, molto noto nella zona per la sua attività di negoziante, e la moglie Dina Del Lungo, 83 anni, invalida.