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Congresso delle famiglie di Verona: distribuiti feti di plastica contro l’aborto

Il gadget è stato distribuito al Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona. L’evento, iniziato questa mattina, è stato inaugurato con un attacco alla legge 194, quella che regola il diritto delle donne all’interruzione di gravidanza.
A cura di Davide Falcioni
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La replica in miniatura di un feto confezionato con un cartoncino e la scritta: "L’aborto ferma un cuore che batte". E’ uno degli oggetti distribuiti questa mattina a Verona nell'ambito del Congresso mondiale delle famiglie, che si svolgerà fino a domenica. L’idea è firmata dal sito internet Notizie ProVita che, sul proprio portale, si presenta come "associazione onlus che opera in difesa dei bambini, della vita dal concepimento alla morte naturale, che sostiene la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e che difende il diritto dei genitori a educare i propri figli".

Intervistato da Fanpage.it Gianfranco Amato, presidente dell'associazione Giuristi per la Vita, ha commentato l'iniziativa della distribuzione del gadget: "Al di là del cattivo o buon gusto di ognuno quello che a me colpisce è altro. Quando mi imbatto nella realtà mi chiedo sempre il senso. Penso che chi ha realizzato questa cosa abbia voluto lanciare un messaggio: guardate che l'aborto non riguarda come spesso si dice un grumo di cellule, pochissime cellule, ma riguarda una cosa che è un po' più che un grumo di cellule. Io qui vedo un essere umano formato: mani, piedi. E' evidente quindi che al di là del gusto il messaggio di chi ha voluto esprimere così un'idea è quello: ‘Guardate che non stiamo parlando di un grumo di cellule ma di un essere umano".

La giornata inaugurale del Congresso Mondiale delle Famiglie è stata caratterizzata effettivamente da un attacco frontale alla legge 194, quella che regola il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza. Massimo Gandolfini, ideatore del Family Day, ha infatti dichiarato in apertura: "L’aborto è l'omicidio di un bambino in utero, e la legge 194 è stata applicata soltanto negli articoli che permettono la soppressione di una vita e non in quelli che aiutano la maternità”. Anche il vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti è stato duro: "La famiglia è l'opera d'arte di Dio. L'aborto è un omicidio, questo dice la Chiesa. Non ho nulla contro gli omosessuali, ma non hanno niente a che vedere con il concetto di famiglia". A stretto giro la replica di Matteo Salvini, che pur partecipando all'evento ha detto: "Non si discute di revisione del divorzio, dell’aborto, della libertà di scelta di uomini e donne. Si ragiona su come aiutare le famiglie italiane, mamme e papà coi bimbi e i nonni”. All'evento non prenderà parte nessun esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, anche se la senatrice Tiziana Drago ha disobbedito al divieto dei vertici ed è intervenuta al convegno: "Sono presente più per scelta personale – ha detto dal palco – non è stato assolutamente semplice decidere di venire qui, penso che sia intuibile". "Però – ha aggiunto- ci tengo moltissimo a sottolineare che il Movimento 5 Stelle non è quella realtà politica che viene delineata e non è nemmeno quella realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni. Ci sono anche dei senatori e dei deputati che hanno apertura nei confronti della famiglia naturale".

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