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Confessa omicidio avvenuto sei mesi fa: “Ho anche tentato di uccidere mia figlia”

Confessa omicidio dopo sei mesi: “Ho ucciso mia suocera”. Una 57enne con problemi psichici aveva anche tentato di uccidere la figlia, una 30enne disabile, prima di tentare il suicidio.
A cura di Carmine Della Pia
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carcere giudecca

Una donna confessa omicidio avvenuto sei mesi fa: "Avevo tentato anche di uccidere mia figlia". In tempi di ‘cold case' e assassini ricercati da anni, una 57enne di Spinea, provincia di Venezia, è rea confessa di una morte liquidata, illo tempore, come una scomparsa accidentale. Massimiliana Cherubin, però, affetta da diversi problemi psichici, aveva ucciso la 92enne Elisa Bozzi soffocandola con due sacchetti di plastica. Giorni fa aveva anche tentato di ammazzare sua figlia, una 30enne disabile, e durante il giorno dell'Epifania aveva tentato il suicidio. Con le accuse di omicidio volontario e tentato omicidio, la donna è stata condotta presso il carcere femminile della Giudecca.

La donna aveva tentato il suicidio

I carabinieri della stazione di Spinea, in provincia di Venezia, erano intervenuti dopo le continue chiamate dei vicini, stufi del chiasso e delle grida provenienti ogni giorno da una villetta del quartiere. Le forze dell'ordine accorse si aspettavano che ad accoglierli fosse stata la solita famiglia litigiosa, ma ben presto capirono che la realtà era ben diversa: "Quest'estate ho ucciso mia suocera e dieci giorni fa ho tentato di ammazzare anche mia figlia", ha confessato la 57enne Massimiliana Cherubin. L'omicidio, avvenuto lo scorso 16 luglio, era stato liquidato dal medico legale come morte accidentale: la 92enne Elisa Bozzi, suocera di Massimiliana, era stata soffocata, però, con due sacchetti di plastica dalla nuora.

La 57enne soffriva da anni di problemi psichici, il centro di igiene mentale dell'ospedale di Milano, presso cui la donna si recava saltuariamente, la classificava come ‘personalità borderline'. Da diverso tempo Massimiliana combatteva anche contro la bulimia: alta poco più di un metro e mezzo, la donna pesa un quintale. I problemi personali, poi, mal si sposavano con le circostanze familiari: la 57enne si prendeva cura, infatti, della figlia 30enne disabile e della suocera 92enne. Il 16 luglio scorso, in preda ad un raptus, si pensa, Massimiliana uccise l'anziana donna soffocandola con due sacchetti di plastica. Poco prima del giorno di Capodanno, poi, tentò di ammazzare sua figlia, che cinque anni fa aveva chiuso in cantina, e nel giorno dell'Epifania, infine, aveva tentato il suicidio. Dopo la confessione fiume, Massimiliana è stata portata in carcere.

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