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Confermato lo sciopero di venerdì 20 settembre 2024, a rischio i trasporti locali: le motivazioni

Venerdì 20 settembre 2024 sciopero del trasporto pubblico locale indetto dai sindacati di base. Si fermano bus, metro e tram nelle principali città italiane ma con orari e modalità diverse a livello territoriale e rispettando le fasce di garanzie per i pendolari.
A cura di Antonio Palma
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Oggi a rischio metro, bus e tram per lo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale proclamato dall’Unione Sindacale di Base Lavoro Privato. La protesta sarà di 4 ore e le modalità variano nelle diverse città.

Nuovo sciopero del trasporto pubblico locale venerdì 20 settembre 2024. A causa dello stop di 24 ore indetto dai sindacati di base, saranno a rischio tram, metro e bus nelle principali città italiane come Milano, Roma e Napoli. Come spiega il sito ufficiale del Mit, l’agitazione avrà modalità e orari diversi a livello territoriale e si unirà ad altri scioperi locali proclamati da sindacati di alcuni importanti società di trasporto locale come Atac a Roma, Eav a Napoli e Seta in Emilia Romagna. Essendo un giorno feriale saranno comunque rispettate le fasce di garanzia.

Tra le principali città interessate dallo sciopero di venerdì 20 settembre anche Milano dove i mezzi Atm si fermano dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. Trasporti locali a rischio anche a Roma dove la protesta riguarda l'intera rete Atac e i bus periferici gestiti da RomaTpl. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Parallelamente, sempre venerdì 20 settembre, uno sciopero di quattro ore, dalle 8,30 alle 12,30, proclamato da Usb Lavoro Privato e Orsa, interesserà la sola rete Atac. A Napoli si ferma l'Eav che è soggetta sia a uno sciopero nazionale di 24 ore sia a uno sciopero aziendale di 24 ore.

La protesta dei lavoratori del trasporto pubblico locale è stata indetta dai sindacati di base CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB per “indisponibilità delle controparti datoriali ad aprire un confronto sulle questioni poste dalla categoria riguardanti: l’aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l’adeguamento tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro e per gli utenti del TPL; il blocco privatizzazioni e relative gare di appalto per il TPL”. Inoltre i sindacati ricordano che c'è "un mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024-2027”.

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