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Confcommercio: “In Italia nessuno vuole fare il pasticciere e i gelati”

L’associazione di categoria: “Seicento offerte di lavoro rimaste inevase per mancanza di risposta, è il 12,5% del fabbisogno”.
A cura di Redazione
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Agli italiani torte e gelati piace mangiarli, prepararli in casa ma non vedono in questa attività una possibile professione? Stando ai dati di Fip-Confcommercio sulla carenza nel mercato del lavoro pare di sì. Proprio in occasione del 35esimo Salone sulla gelateria in apertura oggi a Rimini l'associazione di categoria rende noti dei dati assolutamente in tema: mancano – a dire di Fip-Confcommercio – artigiani pasticceri e gelatieri qualificati. "Gli imprenditori di queste tipologie di pubblico esercizio – si legge nella nota – rientrano nel 47% dei datori di lavoro italiani le cui aziende sono danneggiate, secondo il recente rapporto McKinsey, dalla difficoltà a trovare i dipendenti qualificati". I numeri sono i seguenti: nel corso del 2013, "il 13 percento delle assunzioni programmate non sono state effettuate e sono rimaste vacanti ben 600 posizioni per personale qualificato. Anzi, nel 2013 la carenza si è addirittura aggravata rispetto al 2012, passando dall’8,6 al 12,5 percento". I dati sul fabbisogno specifico del settore sono stati elaborati dal Centro Studi Fipe in occasione del Sigep 2014, il 35° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali in cal endario da oggi a Rimini contestualmente a Rhex Ristorazione – Rimini Horeca Expo. D’altra parte – sempre secondo i dati della Confcommercio – l’offerta di gelateria e pasticceria è notevole, contando nel complesso su circa 33mila unità, suddivise sommariamente fra 13mila gelaterie e pasticcerie, 18mila bar pasticcerie e gelaterie, altre attività commerciali e artigianali, con vendita da asporto o consumo sul posto anche organizzate nelle formule a catena.

"Avevamo già lanciato l’allarme per i pizzaioli qualificati – commenta Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio – e ci ritroviamo adesso a rilanciare lo stesso concetto anche per i pasticceri e i gelatieri. Il mancato incontro fra domanda e offerta di lavoro è uno dei problemi alla base della disoccupazione italiana e persino europea. Sarebbe necessario dare più importanza alla formazione professionale, con il rafforzamento della formula dell’alternanza scuola-lavoro, e semplificare le procedure per le assunzioni, soprattutto per i giovani potenziando l’apprendistato". Sulla vicenda si esprime via Twitter anche il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, secondo il quale è " un tema centrale e investe drammaticamente la formazione professionale".

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