Condannato per pedopornografia l’ex giudice Gaetano Maria Amato

Il gup di Messina ha emesso una condanna a sette anni di reclusione per Gaetano Maria Amato, magistrato siciliano accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore. Secondo la procura di Messina, guidata da Maurizio De Lucia, il magistrato avrebbe registrato con il suo smartphone e poi diffuso sul web immagini di nudo di due ragazzine di 16 anni. Non solo, l'uomo avrebbe scaricato materiale pedopornografico. Amato è stato posto agli arresti domiciliari in un centro per individui con disturbi della sfera sessuale.
L'accusa ha contestato a Gaetano Maria Amato la partecipazione attiva in alcuni filmati in cui spogliava una delle due ragazzine mentre dormiva, toccandola. In servizio alla procura generale di Reggio Calabria, dopo l'arresto è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio.
Amato ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato e il giudice per l'udienza preliminare ha deciso di condannarlo a una pena inferiore rispetto a quanto richiesto dall'accusa. La Procura aveva infatti sollecitato una condanna a 9 anni e 4 mesi e poco meno di 150 mila euro di multa. A difendere l'ex magistrato è stato difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro.
Il quadro accusatorio tracciato dalla Procura di Messina, quindi, ha retto al vaglio del giudice di primo grado, che ha ritenuto vera l’accusa che fosse stato proprio l’ex magistrato a usare il computer all’interno del quale sono state trovate le immagini pedopornografiche. Gaetano Maria Amato è agli arresti domiciliari dallo scorso dicembre, dopo due mesi di carcere.