Condannato per abusi, ora fa il chierichetto in chiesa
Condannato a 15 anni e sei mesi per abusi sugli ospiti di una comunità. oggi anziché essere in carcere opera come chierichetto nella chiesa di San Lorenzo a Diacceto, a Pelago, nel Fiorentino. E' la storia, che sta innescando non poche polemiche, di Rodolfo Fiesoli, fondatore e vero e proprio "guru" della comunità agricola toscana del Forteto, fondata nel 1977 insieme a Luigi Goffredi con lo scopo di essere una comunità produttiva e alternativa alla famiglia tradizionale, seguendo le teorie di don Milani e di Gian Paolo Meucci. Ebbene, Fiesoli è stato condannato per aver abusato di un malato psichiatrico, ma stando a quanto rivelano da giorni i quotidiani toscani in attesa della sentenza definitiva della Cassazione opera come chierichetto, aiutando don Emanuel nelle sue funzioni. Il sacerdote sostiene di non sapere nulla del passato del suo attuale collaboratore.
Ebbene, la vicenda di Fiesoli sta suscitando non poche polemiche dal momento che i luoghi dove lui opera sono frequentati anche da minori. "Era il novembre del 2015 quando andammo dal vescovo Mario Meini a riferire cosa stava facendo il Fiesoli. Se ci avesse ascoltato avremmo evitato questo scandalo. E glielo dice una cristiana che crede profondamente", dice a La Nazione Augusta Gaiarin, che è stata un’insegnante, anche dei ragazzi ospiti del Forteto. Assieme a Lisa Santoni, entrambe di Dicomano, si presero la briga di informare il vescovo di Fiesole perché il profeta si era avvicinato "pesantemente" alla chiesa, facendo anche il "ministrante", aiutando cioè il prete durante la funzione.